“Attenzione agli ftalati”. L’allarme sui sex toys: cosa fare

"Attenzione agli ftalati". L'allarme sui sex toys: cosa fare

L’Unione Europea ha già messo il veto ai glitter lo scorso 15 ottobre ma l’allarme sulle microplastiche, sempre più presenti nell’organismo per la contaminazione presente nell’acqua e nei cibi non deriva soltanto dall’alimentazione ma anche dai sex toys: a dirlo è uno studio pubblicato nel marzo scorso ma tornato d’attualità nelle ultime settimane.

Cosa dice lo studio

Nella ricerca pubblicata su Microplastics and Nanoplastics dal titolo “Far uscire i giocattoli sessuali dall’oscurità: esplorare i rischi assoluti” vengono messi in evidenza i rischi per la salute. Più del 50% degli americani ha affermato di averne fatto uso senza sapere, però, i potenziali pericoli quando questi aggeggi vengono a contatto con parti intime e permeabili dell’organismo umano. Nel dettaglio, sono state esplorate le problematiche con i dati fisici e chimici dei giocattoli anali, perline, doppio vibratore e vibratore esterno. “Una macchina per l’abrasione standardizzata ha effettuato la scomposizione in tempo reale dei prodotti in microplastiche e nanoplastiche”, hanno spiegato Joana Sipe e Christine Hendren, principali autori dello studio.

Attenzione agli ftalati

Le microplastiche dei giocattoli sessuali sono state estratte con un solvente e analizzate utilizzando uno strumento chiamato gascromatografia/spettrometria di massa, utile perché in grado di identificare e misurare la concentrazione delle sostanze chimiche in alimenti e prodotti di consumo come in questo caso. “Dopo l’estrazione, in tutti i giocattoli sessuali testati erano presenti ftalati noti come interferenti endocrini a livelli superiori alle avvertenze di pericolo”, spiegano le ricercatrici. Nel caso specifico, gli ftatalati sono sostanze chimiche importanti per l’industria e impiegate in grandi quantità: a causa della loro tossicità negli ultimi anni sono stati pian piano sostituiti con i meno dannosi ftalati con catene laterali più lunghe o con altri sostituti. Non sempre, però, ed ecco che si trovano anche in molti giocattoli sexy.

“Potenziali preoccupazioni”

Risultati analoghi sono stati riportati per materiali simili che, se incorporati in altre categorie di prodotti, sono ormai soggetti a controllo normativo sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea. “Questo set di dati non intende essere rappresentativo dei giocattoli sessuali come un’intera classe di prodotti, né gli esperimenti di abrasione pretendono di simulare esatte condizioni d’uso – sottolineano le scienziate – Tuttavia, questi dati esplorativi inquadrano potenziali preoccupazioni, evidenziando questioni di ricerca e la necessità di dare tempestivamente priorità alle azioni protettive. Da qui la necessità di altri studi e azioni concrete per avvertire i consumatori circa questi rischi ma anche ridurre al massimo il rischio per questa classe di prodotti.

Dal momento che la presenza di ftalati nei campioni di piccole dimensioni utilizzati in laboratorio “supera il limite di esposizione per le stesse sostanze chimiche nei regolamenti della Consumer Product Safety Commission (Cpsc) degli Stati Uniti sui giocattoli per bambini…una ricerca sull’esistenza o meno di scenari di rischio anche nel caso dei giocattoli sessuali è prudente per la tutela della salute pubblica“, concludono Sipe e Hendren.

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