Si “sporcano” sempre di più i cieli di tutta Italia, un po’ per le nubi basse che si formano sui bassi strati a causa degli elevati tassi d’umidità e un po’ per innocue nubi medio alte in transito da ovest verso est. Sono, comunque, i primi timidi segnali di un veloce cambiamento meteo che prenderà corpo proprio nell’ultimo giorno del 2023 con piogge e nevicate su alcune aree del Paese.
Il meteo del week end
I primi segnali di cambiamento si avranno a partire da domani, sabato 30 dicembre, con un aumento della nuvolosità sulle zone tirreniche e qualche debole pioggia limitata a Emilia-Romagna e Toscana. Ancora tempo stabile altrove e senza precipitazioni con temperature diurne sempre ben sopra le medie del periodo in collina e montagna fino a 7-8°C in più al Nord e sulle zone adriatiche, un po’ meno sul versante tirrenico a causa della fitta nuvolosità.
Le novità più importanti, però, ecco che le vivremo domenica 31 dicembre quando una veloce perturbazione atlatica riuscirà finalmente a penetrare attraverso le fitte maglie dell’alta pressione con il ritorno della pioggia sulle pianure e zone costiere e la neve in montagna. “San Silvestro vedrà le prime piogge al mattino su Valle d’Aosta, Liguria, Toscana e Lombardia, di debole intensità e con qualche fiocco sulle Alpi oltre i 1.300 metri”, ha spiegato Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it. Nel pomeriggio i fenomeni si intensificheranno sulle stesse aree per poi arrivare anche su Lazio e Umbria. “In serata, soprattutto all’ora del brindisi, sarà necessario avere un ombrello a portata di mano al Nord (meno necessario in Piemonte e Romagna), dalla Liguria alla Toscana, dal Lazio alla Campania”, aggiunge l’esperto.
Il debutto del 2024
Nonostante il passaggio della perturbazione, i valori termici non scenderanno più di tanto ma la neve sarà in grado, finalmente, di ridare un bel colore alle Alpi: il primo gennaio si aprirà, infatti, con altre piogge sparse sul Triveneto e al Centro-Sud e nevicate soprattutto sulle Alpi orientali. Nel corso della giornata qualche debole fenomeno raggiungerà le Isole Maggiori ma non si tratterà di quelle precipitazioni organizzate di cui avrebbe bisogno soprattutto la Sicilia.
La tendenza successiva
Un’altra area di alta pressione regalerà generale bel tempo dal 2 al 4-5 gennaio prima di un netto cambiamento proprio per l’Epifania. “Pare che dal 6 Gennaio possa arrivare un intenso peggioramento con piogge e freddo“, conclude Sanò. Prende sempre più corpo, quindi, l’ipotesi di un netto cambiamento con un vortice sui nostri mari in grado di riportare l’Italia in pieno inverno con tante precipitazioni, nevose anche a quote basse, e le piogge sulle zone costiere e di pianura.