Multa di Natale al pranzo solidale dei senzatetto

Multa di Natale al pranzo solidale dei senzatetto

Quando a fine pasto, dopo il caffè gentilmente offerto da Cracco, è arrivato l’«amaro» (ben)servito da due intransigenti vigili in divisa, sotto forma di multa (230 euro) per occupazione abusiva di suolo pubblico, gli organizzatori non si aspettavano che quel pranzo della Vigilia, allestito in Galleria per una decina di clochard, avrebbe lasciato una scia così lunga. «Chissà cosa accadrà ora il primo dell’anno», si chiede Fernando Barone, presidente dell’associazione Pro Tetto che ogni anno «sensibilizza» con il pranzo del 24 dicembre in Galleria o sotto le finestre del Comune e a Capodanno in corso Vittorio Emanuele con pentoloni di cotechini e lenticchie da distribuire a chi vive per strada. «Vediamo come va a finire…», commenta adesso. Insieme ai responsabili della pagina Instagram «Milanobelladadio» aveva organizzato il tradizionale pranzo nel Salotto buono di Milano. Nessuna provocazione. Solo la volontà di accendere una luce diversa sulle (troppe) persone che dormono all’addiaccio a due passi dalle vetrine ancora più scintillanti per Natale. «Lo facciano da 4 anni – racconta – e ogni anno sono venuti i vigili. Ci salutavano, scambio di auguri e finiva lì. Quest’anno invece hanno ordinato di sparecchiare, smontare i tavoli e ci hanno fatto la multa: 230 euro per occupazione di suolo pubblico. Eppure sarebbero bastati cinque minuti e ce ne saremmo andati tutti». A Barone è sembrato un po’ un esercizio di muscoli. A molti sui social è parso (non solo) un gesto fuori luogo. C’è chi se l’è presa con il sindaco Sala che intanto «si faceva fotografare mentre serviva alla mensa dei poveri. Che vergogna». Di fatto «è diventato quasi uno scontro politico – commenta Barone – Si è spostato tutto sulla multa peraltro giusta e nessuno l’ha mai contestata. Ma non si parla del problema, dei tanti, troppi che dormono per strada. Vediamo che succede a Capodanno. Qualcuno ci dirà che abbiamo voluto approfittarne e invece lo organizziamo da 7 anni». Nonostante tanti si siano offerti di pagare la sanzione, vuole farlo di tasca sua: «Non voglio che sia strumentalizzato. Casomai sono bene accette donazioni». Meglio ancora soluzioni. «Abbiamo un progetto fermo dal 2015 in Comune a costo zero per togliere i clochard dalla strada. Non è una magia. Eppure non mi ascolta nessuno».

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