Una tragedia ha scosso il mondo del cinema. L’attore sudcoreano Lee Sun-kyun, noto al grande pubblico per aver recitato nel film premio Oscar “Parasite”, è stato ritrovato senza vita in un’auto dentro a un parcheggio a Seul. Ne dà notizia l’agenzia di stampa della Corea del Sud Yonhap, sulla base di quanto scritto in un comunicato della polizia.
Lee Sun-kyun aveva 48 anni ed era finito a ottobre al centro di un’inchiesta per presunto consumo di stupefacenti. Le forze dell’ordine si erano attivate per ricercare l’attore dopo la denuncia della moglie, l’attrice Jeon Hye-jin, con cui era sposato dal 2009 e che aveva segnalato agli agenti la presenza di un biglietto in casa in cui apparentemente Lee aveva lasciato intendere il suicidio.
La polizia lo aveva interrogato ben tre volte, l’ultima lo scorso fine settimana in commissariato durato 19 ore. L’artista aveva ammesso di aver assunto droghe, ma solo su ricatto di una barista. In Corea del Sud i reati legati alla drogata vengono puniti con almeno sei mesi di carcere. Nei casi più gravi come per i trafficanti la condanna può prevedere anche 14 anni di prigione. E il presidente Yoon ha promesso tolleranza zero per questo tipo di illeciti.
La morte di Lee Sun-kyun è inaspettata e arriva nel momento migliore della carriera dell’attore sudcoreano, che dopo aver interpretato nel 2019 la parte del ricco signor Park in “Parasite” si era aggiudicato il ruolo del protagonista nella serie Apple TV “Dr Brain” che gli è valsa una nomination agli Emmy Awards. Gli ultimi lungometraggi a cui ha partecipato, “Sleep” e “Project Silence”, sono stati presentati fuori concorso al Festival di Cannes 2023. Oltre alla moglie, Lee lascia due figli.