Dopo le polemiche scatenate in estate dal suo libro, dopo il cambio di mansione e il nuovo incarico assegnato in linea con il grado conquistato nell’Esercito italiano, Roberto Vannacci è pronto a prendere servizio presso la nuova sede di Roma. Il generale, dopo alcune settimane di licenza, da domani inizierà un periodo di affiancamento prima di prendere pienamente possesso del nuovo ruolo assegnatogli: capo di Stato Maggiore del Comando delle forze operative terrestri.
Un ruolo di responsabilità logistica all’interno del Palazzo dell’Esercito per il generale Vannacci, che ha trascorso gran parte della sua carriera militare “boots on ground” negli scenari più pericolosi del pianeta. D’ora in poi sarà operativo nel Palazzo dell’Esercito di Roma ma dovrà comunque ancora rispondere dell’inchiesta aperta nei suoi confronti per il libro “Il mondo al contrario”, che ha sollevato fortissime polemiche per i suoi contenuti divisivi. L’inchiesta sul generale, d’obbligo per il caso mediatico che si è generato, è stata autorizzata dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che è stata avviata per accertare eventuali infrazioni disciplinari.
Durante il periodo di licenza, il generale non ha mai smesso di promuovere il suo libro, vero caso editoriale dell’anno, e ha annunciato che nemmeno quanto sarà operativo presso la nuova sede intende fermare la promozione del volume. Ovviamente, quando non sarà impegnato nelle mansioni che il suo ruolo richiede. “Durante il mio tempo libero faccio tantissime attività: leggo, scrivo, vado a nuotare, a correre, a pescare, a funghi, sto con la famiglia e, volendo, posso anche presentare il mio libro che è proprio il risultato di una mia attività artistica, culturale e ricreativa condotta, appunto, nel mio tempo libero“, ha spiegato il generale all’Ansa.
Nelle scorse settimane era stata ventilata anche l’ipotesi di una sua possibile candidatura alle prossime elezioni europee, che però per il momento il generale ha allontanato. Si è sempre definito un militare nel pieno delle sue attività e ora non intende ancora lasciare l’uniforme per la politica attiva. Da Roma continuerà nelle sue attività al servizio dell’Esercito italiano, senza tralasciare il tempo libero, le passioni e la famiglia.