Nella notte bombardamento dell’esercito israeliano sul campo profughi di Al-Maghazi, nella Striscia di Gaza centrale, a est di Dir al-Balah. Il bilancio delle vittime – secondo il ministero della Sanità palestinese – sarebbe di settanta persone uccise. Il portavoce del ministero della Sanità controllato da Hamas, Ashraf al-Qudra, ha dichiarato che il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare, accusando Israele di “aver commesso un massacro in un quartiere residenziale densamente popolato”.
Al-Jazeera ha riferito che l’attacco ha preso di mira quattro case e, secondo un corrispondente dell’agenzia di stampa AFP, almeno 40 corpi sono stati portati in un ospedale di Dir al-Balah. La Mezzaluna Rossa palestinese ha pubblicato filmati dei feriti trasportati negli ospedali. Gli aerei da guerra israeliani stanno bombardando le strade principali tra il centro di Gaza e il campo, scrive Haartez, ostacolando il passaggio delle ambulanze e dei veicoli di emergenza.
Secondo diversi media l’Egitto ha messo sul tavolo la proposta di una tregua da sette a dieci giorni del conflitto e il rilascio di tutti i civili in mano ad Hamas in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi. Altri elementi dell’accordo prevederebbero il rilascio di tutte le donne soldato in cambio di prigionieri palestinesi e un cessate il fuoco di sette giorni, cui seguirebbe un mese di negoziati per discutere il rilascio di tutto il personale militare detenuto da Hamas in cambio di molti più prigionieri e del ritiro di Israele ai confini di Gaza. In giornata è prevista una riunione del gabinetto di guerra israeliano che discuterà della proposta del Cairo.
Da quanto è stato riferito, l’esercito israeliano ha avviato una verifica sull’attacco aereo condotto la scorsa notte nel campo profughi Maghazi, nel settore centrale della Striscia di Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Il portavoce militare israeliano Avichay Adraee (che si esprime in arabo) è tornato intanto a sollecitare oggi la popolazione che si trova nel settore centrale della Striscia ad allontanarsi dalle zone di combattimento, che in questa fase si concentrano a Khan Yunis e alla arteria Sallah-a-Din. Per quanti cercano di evacuare Adraee ha indicato sul web un itinerario che dal settore centrale conduce a Deir al-Balah e da là, costeggiando il mare, fino a Rafah, all’estremità meridionale della Striscia.