Come annunciato dall’Inps, che ha deciso quindi di adeguarsi alla sentenza n.16305/2023 pronunciata dal Tar del Lazio , sono ufficialmente cambiati gli orari delle fasce di reperibilità previste per le visite fiscali della categoria dei dipendenti pubblici.
La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio fu motivata dal rilevamento di una chiara illegittimità e discriminazione nei confronti dei dipendenti pubblici, dovendo essi garantire una fascia di reperibilità per eventuali visite fiscali di controllo molo più ampia rispetto agli impiegati nel settore privato, vale a dire 7 ore contro 4. Alla fine non è arrivato alcun ricorso in Corte d’Appello contro la decisione del Tar, cosa questa che ha permesso di evitare ulteriori lungaggini su un tema particolarmente delicato. A ufficializzare le nuove norme è stata la comunicazione n.4640 diffusa dall’Istituto nazionale di previdenza sociale nella giornata di ieri, venerdì 22 dicembre: anche per i dipendenti pubblici, così come per quelli privati, le ore di reperibilità saranno 4 e non più 7 come in precedenza.
Le nuove fasce
In concreto, quindi, i dipendenti pubblici dovranno essere reperibili per un’eventuale visita fiscale, più probabile per loro che non per i lavoratori del settore privato, 2 ore la mattina e 2 ore il pomeriggio, invece che 4 e 3, per la precisione dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00. Non cambiano invece le restanti regole già messe nero su bianco, per cui sia nel pubblico che nel privato i controlli continueranno a essere programmati anche nei festivi e potranno ripetersi anche per più giorni.
“Le visite mediche di controllo domiciliare nei confronti dei lavoratori pubblici, fino a nuove disposizioni, dovranno essere effettuate nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi)”, si legge nel documento firmato dal direttore generale dell’Inps Vincenzo Caridi.
La decisione
Il Tar del Lazio si era espresso in merito a un ricorso inoltrato dal Sindacato Uil Pubblica amministrazione penitenziaria e alcuni membri della Polizia penitenziaria, che lamentavano una disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati per quanto concerne le ore di reperibilità. Differenze che minavano chiaramente i principi di uguaglianza e ragionevolezza sanciti dagli articoli 3 e 97 della Costituzione. Il Tribunale ha riconosciuto la validità di suddetto ricorso, annullando di fatto le norme sulle visite fiscali per i dipendenti pubblici fissate dal decreto Madia. E questo perché non veniva raggiunto l’obiettivo di armonizzare le disposizioni tra i settori pubblico e privato, visto che la malattia dovrebbe essere per principio gestita nello stesso modo senza distinzioni di sorta.
In attesa di un eventuale nuovo decreto ministeriale o di una revisione della sentenza del Tar del Lazio, in conformità con quanto previsto dal principio di armonizzazione del D.lgs 165/2001, l’Inps ha ufficializzatro le nuove fasce di reperibilità.