Nuove e sempre più gravi minacce contro Silvia Sardone. L’eurodeputata leghista, già sotto scorta a motivo delle pesanti intimidazioni subite nei mesi scorsi, ha denunciato nuovi messaggi di odio nei suoi confronti da parte del mondo islamico. Le sue libere opinioni contro le moschee abusive d’Europa e l’imposizione del velo islamico hanno infatti scatenato ancora una volta le ire di chi, invece, continua a invocare vendette nel nome di Allah. Soprattutto nei confronti di chi si oppone a un’islamizzazione del Vecchio Continente nascosta dietro al bluff di un falso multiculturalismo.
“Ad alcuni odiatori di fede musulmana non va proprio giù che io, in quanto donna, possa esprimere opinioni libere sul velo islamico, sulle moschee abusive e sull’Europa sempre più islamizzata. Non capiscono che questi commenti e messaggi non servono a nulla se non a descrivere la loro pochezza“, ha scritto Sardone sui social, postando alcuni dei minacciosi messaggi ricevuti da un utente. Uno dei tanti che quotidianamente riversano contro di lei parole violente e intimidatorie. “Devi morire pu… ti uccidiamo. Se Dio vuole occhio a cosa fai“, si legge in uno dei messaggi, accompagnati da offese irriferibili per quanto gravi. In un altro messaggio, ulterioriore minaccia: “Allah ci aiuta a conquistare Roma“.
Portare alla luce queste oscenità è quantomai doveroso, anche perché diversamente le minacce all’eurodeputata rischierebbero di passare quasi sotto silenzio. Stranamente, infatti, le opposizioni e il mondo femminista sembrano distratti di fronte alle minacce di matrice islamica e sessista di cui l’esponente leghista è fatta bersaglio. “Non mi piego e vado avanti“, assicura lei, intenzionata a non indietreggiare di un passo nelle sue battaglie culturali contro il pericolo – teorizzato anche in un suo recente libro – di un’islamizzazione delle nostre città.
Lo scorso mese di ottobre, a seguito di violente e ripetute minacce, Sardone aveva ricevuto la protezione della scorta di polizia, estesa anche ai suoi famigliari per motivi di sicurezza. Questo, a dimostrazione del fatto che anche le autorità avessero ritenuto concreto il pericolo per l’eurodeputata e i suoi cari. “Ti accoltello“, “Muori“, “Finisce malissimo per te“, “O diventerete musulmani come noi o per voi non ci sarà posto“, erano stati solo alcuni dei messaggi che avevano fatto scattare l’allarme.