Anche quest’anno cifra record: quanto è stato raccolto con le monetine della fontana di Trevi

Anche quest'anno cifra record: quanto è stato raccolto con le monetine della fontana di Trevi

La Fontana di Trevi non è solo una delle opere d’arte più amate e visitate di Roma dai turisti di tutto il mondo, ma anche una sorta di tappa obbligata per svolgere l’oramai consueto rituale del lancio di una monetina alle proprie spalle nella vasca del celebre monumento. Cosa si voglia propiziare non è specificato, dato che secondo alcuni è un modo per dire “arrivederci” alla Città Eterna, con l’auspicio di potervi fare dunque un giorno ritorno, e secondo altri una pratica per esprimere un desiderio nella speranza che possa realizzarsi il prima possibile.

Qualunque sia la motivazione alla base di un gesto divenuto oramai tradizionale, comunque, in pochi sono al corrente del destino delle monetine che vengono raccolte periodicamente dagli addetti.“Si tratta di centinaia e centinaia di euro che, 3 o più volte a settimana, vengono raccolte dai dipendenti di Acea, allertati dalla polizia locale che presidia la piazza”, racconta a Il Messaggero il direttore della Caritas di Roma Giustino Trincia. Ed è proprio la Caritas a gestire i fondi che si accumulano grazie alle operazioni di raccolta.

Dopo il recupero, le monete e le centinaia di oggetti, talvolta decisamente insoliti, che finiscono insieme ad esse nella vasca della fontana vengono trasferiti in un deposito di raccolta per essere lavati e quindi ridistribuiti ai cittadini più bisognosi. “Oltre alle monete arrivano anche cose insolite come dentiere o occhiali”, spiega ancora il direttore, “un giorno addirittura una chela di un gambero”. Per quanto riguarda la presenza di bracciali e anelli, invece, la spiegazione è più semplice, dato che a volte tali monili vengono proiettati involontariamente in acqua dai turisti proprio nel gesto del lancio. Le monetine, nello specifico, “provengono da tutto il mondo. Non solo euro, ma anche dollari e sterline. Le valute straniere vengono separate dagli euro per essere poi cambiate”.

Solo nel 2022, dichiara Trincia, sono stati raccolti oltre 33mila chili di monete, per un valore complessivo di 1.432.953,74 di euro: “Si tratta di un record da quando gestiamo i fondi. E secondo le stime quest’anno la somma supererà il milione e mezzo”, prevede il direttore della Caritas.

Una cifra che viene devoluta tra i cittadini più indigenti. “Tolti i costi di gestione della raccolta, che corrispondono a circa il 6% del totale, il resto dei soldi viene usato per aiutare persone in difficoltà economiche e malati di Alzheimer”, precisa Trincia. “In particolare quasi duemila famiglie hanno potuto usufruire degli Empori della solidarietà. Si tratta di cinque strutture, simili a un supermercato, in cui, grazie a una tessera consegnata da noi, le persone possono fare la spesa. Ma ci sono anche le mense sociali dove abbiamo offerto quasi 53 mila pasti”.

Oltre che per somministrare pasti, i soldi vengono utilizzati per finanziare progetti di inserimento nel mondo del lavoro per persone in difficoltà economiche e per sostenere le spese di attività legate ai bambini, in percorsi di inserimento sociale o centri di aggregazione giovanile. L’anno scorso sono stati coperti i costi per aiutare 26 pazienti colpiti dall’Alzheimer, ospitati tutti nel centro denominato “Casa Wanda”, all’interno del quale si svolgono attività mirate a contrastare gli effetti della malattia degenerativa. Dietro quel gesto divenuto oramai un rituale per i visitatori della Fontana di Trevi, quindi, c’è un mondo di solidarietà.

Leave a comment

Your email address will not be published.