Tre milioni di veicoli senza assicurazione. Questo è il dato più preoccupante tra quelli snocciolati nel corso della conferenza stampa del progetto Plate Check, sviluppato dalla Fondazione Ania in collaborazione con la polizia di Stato. «Si tratta di una stima attendibile perché tiene conto ed esclude sia i mezzi soggetti a depositi giudiziari che quelli che, pur se immatricolati, insistono in aree private e non hanno un obbligo assicurativo», spiega Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione Ania secondo cui il dato «riguarda il 5,6% dei veicoli che circolano su strada».
Plate Check intende ridurre gli incidenti stradali causati da veicoli senza assicurazione, non sottoposti alla revisione obbligatoria o dovuti al mancato rispetto dei tempi di guida e riposo da parte degli automobilisti professionali. La polizia stradale, grazie al contributo della Fondazione Ania, ha potuto usufruire di Street Control, ossia dei dispositivi che leggono fino a 100 targhe al secondo e verificare così lo stato assicurativo dei veicoli. Su controllati 3.218.749 veicoli controllati dall’inizio dell’anno fino alla fine di novembre, l’8,79% (121.711 veicoli) sono risultati privi di revisione. «Questa iniziativa permesso di effettuare 15 milioni controlli in cinque anni, con il rilevamento di molte infrazioni», ha messo in evidenza anche Filiberto Mastrapasqua, direttore del servizio di polizia stradale. «Sul fronte della sicurezza stradale la collaborazione con la Polizia stradale dura da 20 anni e questo ha fatto sì che la situazione è migliorata significativamente, soprattutto tra i giovani», ha aggiunto Guidoni. Sempre nello stesso periodo, grazie a un altro dispositivo, il Police Controller, è stato analizzato il mancato rispetto dei tempi di guida e riposo da parte dei conducenti professionali. Su 240.312 veicoli controllati, ci sono state 35.299 violazioni (14,7%). Tra il 4 e il 10 dicembre sono stati controllati i servizi straordinari di verifica dei tempi di guida di 4.547 veicoli e si sono riscontrate irregolarità in quasi il 40% dei casi. «Il mondo che circonda il veicolo è un mondo complesso ed è a quello a cui bisogna fare riferimento non alla semplice tecnica di guida», ha detto Mastrapasqua, che avverte: «Monopattini, pedoni, bus, camion sono tutti elementi che vanno a incidere sulla circolazione stradale e sui quali dobbiamo porre l’attenzione».