Con la firma del nuovo Patto su migrazione e asilo viene superato il regolamento di Dublino. Ad affermarlo è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che parla di un accordo che “pone le basi e le regole per una gestione migliore dei flussi migratori distinguendo quelli regolari da quelli irregolari. L’aspettativa – prosegue il titolare del Viminale in un’intervista rilasciata al Tg1 – se funzionerà è quella che si darà una forte limitazione alle partenze indiscriminate“. Dopo la sottoscrizione arrivata a Bruxelles della nuova intesa sulla questione migranti, Piantedosi traccia quindi un bilancio su quello che accadrà da qui ai prossimi mesi.
I quattro punti principali, ha spiegato il ministro, sono “il rafforzamento dei controlli alla frontiera, il rafforzamento dei sistemi di rimpatrio, l’accelerazione delle procedure per distinguere chi ha diritto di asilo e chi deve essere rimpatriato. Se aggiungiamo anche una possibilità di gestire con l’appoggio della commissione europea situazioni di crisi determinate da grande afflussi capiremo come ne beneficerà un Paese come il nostro che è un Paese di primo ingresso“. Interrogato sul regolamento di Dublino, Piantedosi ha detto che “sostanzialmente” è ormai oltrepassato. “È superata – ha precisato l’ex prefetto –quella visione esclusiva del regolamento di Dublino che fondava tutta la responsabilità sui Paesi di primo ingresso, c’è un meccanismo di solidarietà che prevede delle compensazioni che vanno proprio nella direzione che voleva l’Italia, quella di finanziare progetti come il piano Mattei nella cosiddetta affermazione della dimensione esterna“.
Piantedosi dunque ribadisce nella giornata odierna quello che aveva già dichiarato non più tardi di quarantotto ore prima dopo l’annuncio che Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul Patto sui migranti e asilo. “Abbiamo riportato al centro dell’agenda europea il tema migratorio e grazie alla capacità di trovare il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà siamo riusciti a portare avanti e concludere un negoziato che era fermo da anni – dichiarò Piantedosi -. L’approvazione del Patto è un grande successo per l’Europa e per l’Italia che ora potrà contare su nuove regole per gestire i flussi migratori e contrastare i trafficanti di esseri umani“. Si tratta quindi di un accordo che “è il frutto di lunghe trattative in cui l‘Italia ha sempre svolto un ruolo da protagonista per affermare una soluzione di equilibrio che non facesse più sentire soli i Paesi di frontiera dell’Ue, particolarmente esposti alla pressione migratoria“.