Spagna, Girona in testa (col Real) e una stadio da 13.450 posti

Spagna, Girona in testa (col Real) e una stadio da 13.450 posti

A livello calcistico esiste una Catalogna che festeggia e una che invece mastica amaro. Il Girona vince, convince e diverte mentre il Barcellona, al netto della qualificazione agli ottavi di Champions League da testa di serie, arranca in campionato e ha una lunga lista di imputati per l’attuale situazione sportiva, Xavi su tutti.

Dopo 18 giornate la classifica in testa recita: Real Madrid 45, Girona 45, Barcellona 38, Atletico Madrid 35 (con una gara in meno). Mantiene le aspettative della vigilia, dunque, il Real di Carlo Ancelotti che proprio ieri sera si è imposto per 1-0 nella difficile trasferta di Vitoria contro l’Alaves grazie alla rete di Lucas al 92’ dopo aver giocato per oltre 30’ in inferiorità numerica a causa del rosso diretto rifilato a Nacho. Tre punti pesanti per l’ex allenatore del Milan che approfitta del pareggio proprio del Girona contro il Betis, 1-1 il finale a Siviglia con l’ex Fiorentina Pezzella a pareggiarla all’88’ dopo il rigore segnato da Dovbyk al 39’.

Un duo atipico alla guida de La Liga, con due allenatori, Ancelotti e Michel, che rappresentano due scuole di pensiero completamente differenti. Sul e del Real si è detto tanto, sia dentro che fuori dal campo (Superlega docet), oltre al possibile approdo proprio di Ancelotti alla guida del Brasile. Sul Girona, i catalani meno famosi, si è parlato poco fino all’exploit di questo inizio di stagione. Giusto due anni fa i biancorossi navigavano nel bassofondo della classifica della Segunda Division spagnola, oggi dopo un girone d’andata pressoché perfetto – 14 vittorie, tre pareggi e 1 sconfitta, con migliore attacco (42 reti realizzate) – guardano dall’alto tutta la Spagna in compagnia dei 14 volte campioni d’Europa.

È il 23 agosto 2017 la data da cerchiare in rosso sul calendario dei catalani, quando il City Football Group decide di rilevare il 44,3% delle quote azionarie. Da allora, dopo un periodo di alti e bassi fra Primera e Segunda Division, i catalani riescono, nella stagione 2021-2022 a raggiungere gli spareggi promozione superando l’Eibar in semifinale e il Tenerife in finale, ottenendo il ritorno nella massima serie. Già la stagione scorsa le aspettative stagionali sono state più che superate: l’obiettivo minimo, la salvezza, arriva con molte giornate d’anticipo e i catalani chiudono decimi a quota 49 punti a soli 4 punti dalla qualificazione in Conference League occupata dall’Osasuna. Quello che sta accadendo nella stagione attuale è sotto gli occhi di tutti: è alla settima giornata che, però, il Girona fa la storia. Grazie alla vittoria per 2-1 in trasferta sul Villareal, gli uomini di Michel, per la prima volta nella storia, sono primi in classifica (sempre con il Real). Il successivo momento storico non tarda ad arrivare: lo scorso 10 dicembre, complice il pareggio dei blancos contro il Betis, i biancorossi ottengono una storica vittoria per 4-2 contro il Barcellona, catapultandosi alla guida solitaria della classifica.

I centomila abitanti di Gerona non stanno nella pelle, i 13.450 posti dello stadio “Montilivi” sembrano pochissimi per una squadra che diverte, gioca un calcio semplice ed entusiasma anche chi, il calcio, lo segue poco. Sono bastati cinque anni al City Group per far vivere un sogno ad una cittadina di provincia, per dare la possibilità a Davide di provare ancora una volta a battere Golia. Qualunque sarà il finale di stagione dei catalani, sarà comunque storia. La stagione 2023-2024 passerà alla storia in Spagna ma sono proprio in casa Girona a voler mantenere i piedi per terra. Perché di miracolo sportivo si potrà parlare se i biancorossi vinceranno il campionato ma, prima di tutto, occorre focalizzarsi su come le sorprese possano diventare realtà. E, solo grazie ad un concatenarsi di fattori che è possibile realizzare questo meraviglioso collettivo.

Nel Girona ne coesistono quattro: la solidità societaria, la guida sapiente di Michel, una squadra ben coesa e strutturata fra giocatori d’esperienza e giovani sul trampolino di lancio e un ambiente libero di sognare. Dal 22 dicembre al 26 maggio 2024 la prima vera missione sarà quella di continuare a divertirsi e stupirsi, perché solo così l’impossibile può diventare realtà. Perché, come sosteneva Alan Turing, “a volte sono le persone che nessuno immagina che possono fare certe cose quelle che fanno cose che nessuno può immaginare”.

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