Volkswagen Touareg è un’icona della casa tedesca fin dal 2002, anno in cui vide la luce la prima generazione, introdotta nell’anno 2000 dalla concept Pickup AAC a Detroit. Un’auto che anticipava le tendenze, dando di fatto vita al concetto di Fuoristrada premium, poi ribattezzato con l’acronimo SUV (Sport utility vehicle), termine ad oggi fin troppo inflazionato. Trazione integrale permanente, ampia luce da terra, comfort d’alto livello e tecnologie da prima della classe, per distinguersi rispetto ai più grezzi e semplici fuoristrada. Linea muscolosa, “fianchi larghi” e la tipica “V” sul cofano, ripresa ancora oggi dagli ultimi modelli. E quest’ultima generazione – il restyling della terza, per la precisione – riprende tutti i valori introdotti con la capostipite, rivedendoli però in ottica contemporanea e anzi, aggiungendo soluzioni e tecnologie per portarla di diritto al vertice del segmento.
I motori sono tutti a sei cilindri, diesel o ibridi plug-in, con potenze da 231 CV a 462 CV e prestazioni incredibili, come testimonia la capacità di traino fino a ben 3,5 tonnellate. Nuovi gruppi ottici a matrice di led intelligenti, digitalizzazione e fruibilità dei contenuti ottimale, al pari dello spazio a bordo, caratteristica imprescindibile per questo modello. Abbiamo avuto modo di provare in anteprima un esemplare dotato del collaudato 3.0 V6 TDi da 231 CV, in allestimento Elegance. Crescono però i listini, ora a partire da ben 83.500 euro, fino ad un massimo di 105.200 euro, per la versione R più sportiva e potente.
Piattaforma MLB Evo
Non vengono ritoccate le dimensioni, riproponendo i valori da tipico SUV di segmento E, con 4,87 m di lunghezza, 1,98 m di larghezza e 1,71 m di altezza. Il peso parte da poco sopra le due tonnellate in ordine di marcia, arrivando ad un picco di 2.468 kg per la versione R, ibrida plug-in da 462 CV con tutti gli accessori dedicati alla dinamica di guida. È sempre basata sull’ultima generazione della piattaforma MLB Evo, una delle più evolute in commercio per quanto riguarda questa tipologia di veicoli. È pensata per accogliere motori longitudinali anche a sei o otto cilindri, con trazione posteriore-integrale – integrale permanente nel caso di Touareg – cambio ZF ad otto rapporti ed è dotata di una rete di bordo a 48 V. Questo le permette di vantare la presenza, come optional, dell’asse posteriore sterzante, sospensioni adattive pneumatiche a controllo elettronico e barre anti-rollio adattive. Soluzioni di prim’ordine che le consentono quasi di annichilire l’inerzia in curva, ridurre drasticamente il rollio e rendere il più coinvolgenti possibili le fasi di guida.
Il differenziale autobloccante TorSen assicura una ripartizione ottimale della coppia tra retroreno e avantreno, oltre ad un controllo puntuale della coppia motrice tra la ruota interna ed esterna posteriori. Notevole anche il comparto sospensivo, con doppio quadrilatero alto all’anteriore, sterzo semi-virtuale e multilink nel retro, così da assicurare il miglior appoggio in curva, oltre alla gestione delle masse in gioco. L’intero telaio è connesso con infiniti sensori presenti sull’intera vettura, al fine di ottimizzare il funzionamento dell’elettronica per rispondere a differenti sollecitazioni e situazioni di guida. Tutte le modalità, selezionabili dal manettino sul tunnel centrale, agiscono differentemente su elettronica, sterzo, trazione, sospensioni, comportamento del cambio e altri parametri, così da migliorare il funzionamento dell’auto a seconda dei contesti, dalla strada ai terreni più accidentati. Spiccano, tra le varie tecnologie, dei sensori capaci di rilevare la presenza di oggetti o carichi ancorati alle barre sul tetto: l’auto adatta il funzionamento dell’ESP e del rollio in funzione della nuova disposizione delle masse. In maniera analoga, l’adattamento del telaio avviene anche nel caso di carrelli o elementi vincolati al gancio traino, disponibile con movimento automatizzato – scomparendo sotto al paraurti posteriore.
Design più elegante e hi-tech
Dal frontale spicca subito la rivista forma della mascherina, sempre integrata con i nuovi gruppi ottici a led, ma più generosa nelle dimensioni e imponente allo sguardo. Debuttano i nuovi gruppi ottici con tecnologia LED Matrix HD IQ.Light, di serie fin dal primo allestimento. Ciascun proiettore è dotato di oltre 19 mila punti led, capaci di proiettare un fascio luminoso adattivo, preciso e in grado di profilare meglio zone d’ombra, vetture e altri attori presenti sulla strada. Proietta inoltre sul suolo un “tappeto luminoso” (Lane Light) in grado di evidenziare in maniera millimetrica l’esatto ingombro laterale dell’auto, così da facilitare la vita nel caso di passaggi ristretti o vincolanti. L’intelligenza del fascio luminoso è poi elevatissima, in grado di coniugare il massimo della visibilità senza però accecare gli altri automobilisti che ci precedono o che sopraggiungono dall’altro senso. Si tratta di uno dei sistemi di illuminazione automotive più evoluti in commercio.
Nuova anche la gamma dei cerchi in lega, da 19 fino a ben 22”, mentre nel retro debutta un nuovo design per quanto riguarda i gruppi ottici. Ovviamente Led, i fari sono integrati in una modanatura semi trasparente rossa – al pari di quanto visto con nuova Tiguan – con nuova trama luminosa a tripla “L” e una fascia sottile che percorre da parte a parte la vista posteriore. Infine il logo VW, retroilluminato con led rossi, capace di regalare un effetto inedito in caso di bassa luminosità.
Interni meglio rifiniti e più tecnologici
Piccoli ma mirati aggiornamenti anche per l’interno, dove si trova un abitacolo elegante e discreto al tempo stesso. Touareg si è da sempre distinta per un approccio di questo tipo, più riservato, “abbottonato”, sottolineando il desiderio di non ostentare bensì di offrire tanta sostanza e praticità. Ne deriva quindi un ambiente sobrio, nel quale però, è ben chiara la qualità costruttiva e la robustezza dei materiali. Tutto è realizzato in pelle con doppie impunture, plastica soffice (migliorata quella ai lati del tunnel centrale) ed elementi solidi. Ogni vano è rifinito in morbida moquette e non son contemplati scricchiolii o vibrazioni. Di fronte al guidatore si staglia poi la strumentazione Digital Cockpit da 12,3″, capace di mostrare tutte le informazioni principali durante la marcia, ma anche la mappa, la navigazione o, a richiesta, la vista anteriore tramite Nightvision: una telecamera ad infrarossi, posta sulla griglia, evidenzia eventuali pedoni, animali o altri elementi presenti sulla strada, migliorando la visibilità nelle condizioni di scarsa illuminazione. Il display è poi integrato in un pannello che ingloba anche il sistema di infotainment Discover Pro Max, dotato di uno schermo ad alta definizione da ben 15”, tra i più grandi in commercio.
È stato anche rivisto il software MIB 3 nonché le logiche di funzionamento, riuscendo così ad essere pratico e semplice da utilizzare nonostante i tasti fisici siano stati ridotti all’osso. La regolazione del clima, del riscaldamento dei sedili o di altre funzioni principali è quindi facilmente raggiungibile, grazie alle icone poste nella zona alta o bassa della schermata. Debutta anche la connettività wireless per dispositivi Android ed Apple: abbiamo provato a sincronizzare un dispositivo Apple e non c’è stato alcun problema, risolvendo la pratica in meno di 30 secondi. Più potenti anche le prese USB C a bordo, passando da 15 a ben 45 W, rendendo così possibile anche la ricarica di computer portatili e iPad. Non mancano poi i sedili regolabili elettricamente con memorie, ma anche riscaldabili e ventilati, oltre al clima automatico quadri-zona, luci ambientali a 30 colori e impianto audio premium a 730 Watt. Da lode poi il bagagliaio, con una capacità minima di 810 litri (circa 665 per le versioni eHybrid plug-in) fino ad un massimo di oltre 1.800 litri a sedili abbattuti.
Prova su strada
La versione da noi provata in occasione di questa anteprima è equipaggiata con il celebre 3.0 V6 in veste da 231 CV e 500 Nm di coppia, con trazione integrale 4Motion e cambio automatico Tiptronic ad otto rapporti. Si tratta della configurazione probabilmente più a fuoco per il nostro mercato. Il propulsore è decisamente “coppioso”, in grado di spostare agilmente la massa del veicolo, concludendo lo 0-100 km/h in poco più di 7 secondi. La spinta è notevole, con tanta fluidità soprattutto nella transizione delle marce, dovute al più che apprezzato cambio a convertitore di coppia prodotto da ZF. Il modello in prova però non era equipaggiato con alcuni dei sistemi più innovativi presenti per questa piattaforma: sterzo integrale con asse posteriore sterzante, sospensioni pneumatiche a controllo attivo e barre antirollio attive a 48 V. Questi tre accessori sono selezionabili individualmente o, tutti assieme, in un pacchetto chiamato Steering Pack Plus (da circa 6.700 euro). Come visto anche su altri modelli che condividono tale piattaforma e soluzioni, si può letteralmente stravolgere la dinamica del veicolo, aumentando notevolmente agilità, maneggevolezza e stabilità.
Sebbene il nostro esemplare fosse privo di tali accorgimenti, non abbiamo potuto che apprezzare ampiamente la dinamica di guida proposta dalla piattaforma MLB Evo. L’auto è incredibilmente composta anche nei cambi di direzione più rapidi, senza mostrare incertezze o un rollio particolarmente pronunciato. Pur essendo dotata di un assetto “passivo”, è in grado di assecondare magistralmente le ondulazioni del manto stradale, assorbendo qualsiasi tipo di vibrazione proveniente dall’asfalto. Sembra quasi di fluttuare sul suolo, tanto riesce ad isolare da ciò che accade esternamente. L’assetto presenta però una taratura leggermente più solida rispetto ai modelli passati, in linea con la tendenza attuale dei costruttori a proporre vetture dinamicamente più soddisfacenti, sacrificando leggermente il comfort. Questo compromesso però non si palesa su Touareg, neanche nel caso del nostro esemplare dotato di cerci da 20”.
Da lode poi l’insonorizzazione, grazie ai vetri doppi e all’ampio materiale fono assorbente presente ovunque nell’abitacolo. Si inizia a percepire qualche fruscio proveniente dagli specchietti solo oltre i 125 km/h e il V6 si fa sentire in maniera corposa solo quando affondiamo il piede sul pedale del gas. Contenuto anche il rumore da rotolamento degli pneumatici, considerando però un equipaggiamento invernale, meno confortevole. Dalla breve prova condotta, su un tragitto misto urbano, autostradale ed extraurbano, il consumo medio rilevato con uno stile di guida allegro è stato di 10,9 km/l, un valore decisamente contenuto se confrontato alla tipologia di veicolo e alle masse in gioco.
Nuova Volkswagen Touareg, prezzi e allestimenti
Il listino di nuova Touareg parte ora da una base di 83.500 euro per il 3.0 TDI da 231 CV in allestimento Elegance, già comprensivo di moltissimi accessori, tra cui sistemi ADAS di secondo livello, cerchi da 19”, clima a 4 zone, strumentazione da 12,3” e display centrale da 15”, chiave digitale, logo posteriore retroilluminato, sensori anteriori e posteriori, portellone automatico, retrocamera, app connect wireless, sedili riscaldabili, vetri oscurati, volante in pelle e molto altro. L’allestimento R-Line, parte invece da 86.600 euro, mentre il diesel più potente da 286 CV attacca da 90.800 euro.
Le versioni ibride plug-in, che vedono associato il 3.0 V6 benzina ad un motore elettrico e alla batteria da 17,4 kWh, per una potenza complessiva di 381 CV, partono invece da 86.800 euro in allestimento Elegance, mentre la più potente Touareg R, con sistema ibrido plug-in da 462 CV, parte da una base di 105.200 euro.