Caso choc a Palmi (Reggio Calabria) dove una giovane, già segnata da una violenza sessuale subita, ha dovuto fare i conti con alcuni parenti che cercavano di convincerla a ritrattare le accuse di abuso nei confronti delle persone identificate dalle forze dell’ordine. Il motivo? Alcuni di questi soggetti sono imparentati con esponenti della ‘ndrangheta. La vicenda è stata scoperta, e ora quattro persone si trovano agli arresti domiciliari.
Cosa è successo
Stando a quanto riportato sino ad ora, tutto è cominciato dall’operazione Masnada coordinata dalla procura di Palmi. Tale operazione aveva portato, lo scorso novembre, all’identificazione e all’arresto di tre ragazzi legati alle cosche di ‘ndrangheta oltre che a un giovane risultato essere figlio di un amministratore locale. Gli inquirenti, coordinati della procura della Repubblica di Palmi, avevano lavorato duramente per fare chiarezza su alcuni casi di stupro. Oltre ai quattro ragazzi menzionati, la polizia era arrivata all’identificaizone di venti soggetti, alcuni minorenni, accusati a vario titolo di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di due ragazze minorenni.
Gli arresti di oggi sono strettamente collegati a questa operazione. Gli agenti impegnati nelle indagini, infatti, hanno scoperto che una delle due giovani vittime subiva continue pressioni da parte di alcuni parenti che intendenvano spingerla a ritrattare le denunce, probabilmente per non subire ritorsioni. Alcuni dei personaggi finiti al centro dell’inchiesta, infatti, sono collegati alle cosche di ‘ndrangheta. Gli inquirenti hanno riscontranto diversi episodi di vessazione nei confronti della minorenne da parte di familiari, contrari alla sua scelta di denunciare quanto le era accaduto. Nello specifico, secondo gli agenti, tali soggetti avrebbero cercato di ostacolare la collaborazione nelle indagini e avrebbero più volte cercato di convincere la vittima a ritrattare le sue dichiarazioni.
Il provvedimento
Compresa la situazione, il tribunale di Palmi ha deciso di procedere con un’ordinanza, eseguita in queste ore dagli agenti della polizia di Stato di Palmi e Reggio Calabria. I quattro familiari coinvolti, due uomini e due donne, sono finiti in arresto per i reati di violenza o minaccia per costringere a commettere reato ed intralcio alla giustizia. Tutti e quattro si trovano ristretti ai domiciliari. Secondo le ultime notizie riportate, si tratterebbe del fratello e della sorella della giovane violentata, spalleggiati dai rispettivi compagni.
Secondo le accuse, la giovane sarebbe addirittura invitata a commettere suicidio.