A grandi passi verso le festività natalizie con un meteo molto movimentato dove sarà protagonista soprattutto il vento: da domani sul nostro Paese si abbatterà la “tempesta del solsitizio” perché in concomitanza con il giorno più corto dell’anno. Vivremo anche un caldo Natale (e non bianco) a causa dell’aumento dei valori diurni che si porteranno al di sopra delle medie del periodo.
Le aree più colpite
Massima attenzione, come detto, ai vento forti con picchi di 110 km/h che nella scala Beaufort significa Fortunale: in maniera sempre pià intensa, inizierà a soffiare dalla serata e da nord a causa di una intensa perturbazione di origine polare che interessa l’Europa centro-settentrionale che si “scontrerà” con l’alta pressione ben radicata sulla Penisola Iberica. Questo scontro provocherà venti di tempesta “in rapida diffusione verso le Alpi e poi verso le nostre regioni anche di pianura”, spiega Andrea Garbinato, meteorologo de Ilmeteo.it. Come detto, sarà soprattutto venerdì 22 dicembre il giorno peggiore (quello del solstizio che avverrà alle ore 4.27) con venti forti su Alpi, regioni settentrionali e Sardegna.
Al Nord sarà grande protagonista il Foehn, ossia i venti di caduta dalla Alpi che si riscalda per il processo fisico chiamato compressione: libererà le zone di pianura da nebbie, foschie e inquinanti, i cieli saranno tersi e limpidi e provocherà (come accade in questi casi) un forte aumento termico con valodi 20°C, anche nella giornata di sabato, in Valpadana. “Sabato 23 il vento forte soffierà ancora sulle stesse zone, Alpi, Pianura Padana e Sardegna, con un’estensione delle raffiche anche verso il medio-alto versante adriatico”, sottolinea l’esperto Garbinato.
Il meteo di Natale
Poco o nulla da segnalare sulle altre aree non menzionate a parte un aumento delle nubi per la Vigilia di Natale (domenica 24 dicembre) sui versanti tirrenici con deboli piogge che a macchia di leopardo potranno colpire Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Calabria tirrenica. Clima molto mite altrove con generoso soleggiamento (versanti adriatici e le altre zone del Sud). “Il Santo Natale ricalcherà più o meno la giornata della Vigilia con condizioni meteo simili; il vento tenderà ad attenuarsi ancora di più e questo potrebbe favorire, in serata, la formazione di nebbie sulla Pianura Padana, in particolare su quella orientale”, conclude l’esperto.
La tendenza successiva
Massima attenzione, quindi, soprattutto a venerdì e sabato con venti molto forti e la conseguenze impennata termica con valori superiori alle medie del periodo anche fino a 8-10°C. Non cambierà nulla nemmeno per la giornata di Santo Stefano e quelle successive almeno fino al 27-28 dicembre, dopodiché il flusso perturbato atlantico potrebbe abbassarsi di latitudine e l’alta pressione farsi via via più debole con un cambiamento atmosferico anche sul nostro Paese. Vista la distanza temporale dall’evento, sarà necessario attendere i nuovi aggiornamenti.