Ferragni tra multe, pm e follower in fuga

L'inchiesta su Ferragni parte dal video di scuse. L'inquirente rivela: "Mostrato da mio figlio"

La multa dell’Antitrust, l’attacco indignato della premier Meloni dal palco di Atreju, l’esposto del Codacons e l’inchiesta della Procura di Milano – un atto dovuto senza indagati né ipotesi di reato. E ancora, la richiesta di Fdi di ritirare l’Ambrogino d’oro. Il calo, seppur contenuto per una platea da quasi 30 milioni, dei follower. In pochi giorni una valanga si abbatte sull’impero e sull’immagine di Chiara Ferragni dopo il caso del pandoro Balocco sponsorizzato.

Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato sia l’imprenditrice digitale che l’azienda dolciaria «hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro griffato Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino». Lei due giorni fa si è scusata con l’ormai celebre video su Instagram del «maglioncino grigio» in cui ha parlato di «errori di comunicazione», con la promessa di scindere d’ora in poi le attività di beneficenza da quelle commerciali. E ha annunciato una donazione da un milione di euro al Regina Margherita.

Ma nel frattempo il danno è fatto e gli effetti arrivano a cascata. Dopo le scuse di Chiara e l’intervento del marito Fedez, i Ferragnez si sono chiusi nel silenzio, ma sui social piovono commenti e critiche all’influencer. Per la prima volta Ferragni registra un calo di followers, quasi 40mila in meno in un giorno, 70mila in cinque giorni, cioè da quando è scoppiato il caso. Gli utenti rinfacciano altri episodi che hanno portato a multe dell’Antitrust e che hanno coinvolto i Ferragnez, come la raccolta fondi avviata durante il Covid in favore dell’ospedale San Raffaele o la pubblicità occulta ad Instagram nel corso del Festival di Sanremo 2023. Viene anche tirata in ballo la festa per il compleanno di Fedez del 2018 che era stata organizzata all’interno del supermercato Carrefour, quando, per rispondere alle critiche dei fan sullo spreco di cibo, la coppia aveva parlato di beneficenza.

Toccherà ai magistrati stabilire se esistano o meno profili di rilievo penale. A breve potrebbe arrivare un altro esposto dell’associazione dei consumatori su un secondo caso raccontato dal Fatto Quotidiano. L’operazione di beneficenza per le uova di cioccolato Dolci Preziosi negli anni scorsi avrebbe consentito a Ferragni di incassare di più di quanto devoluto all’azienda per la causa. Sulla confezione delle uova era pubblicizzato il sostegno al progetto benefico «I Bambini delle Fate» per bambini con autismo. L’influencer – ha dichiarato al Fatto il proprietario di Dolci Preziosi, – avrebbe ricevuto un cachet di 1,2 milioni (500mila euro nel 2021 e 700mila circa nel 2022) per aver ceduto la sua immagine. La donazione all’associazione, effettuata solo dall’azienda, sarebbe stata, invece, di 36mila euro in due anni. A differenza della vicenda Balocco, le uova griffate avrebbero però avuto lo stesso prezzo delle altre. Su X Selvaggia Lucarelli fa notare che «dopo alcune telefonate per approfondire il tema uova avvenute ieri, i vecchi post di promozione delle uova pasquali sulla pagina Instagram di Ferragni sono velocemente spariti». A Milano in consiglio Comunale Fratelli d’Italia annuncia una mozione per chiedere il ritiro della civica benemerenza dell’Ambrogio d’Oro che era stata conferita nel 2020 proprio alla coppia Fedez-Ferragni.

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