Occhio alla truffa dello specchietto con finto disabile: “Attenti, è molto aggressivo”

Occhio alla truffa dello specchietto con finto disabile: "Attenti, è molto aggressivo"

Una versione più sfacciata e aggressiva della oramai celebre truffa dello specchietto è stata di recente denunciata da un cittadino romano sui social network.

Cambiano gli interpreti ma non si modifica la tipologia del raggiro, che prevede sempre la medesima strategia, col truffatore che procede in auto a passo d’uomo per costringere il suo obiettivo ad effettuare un sorpasso. È in quel momento che scatta la trappola, con un colpo mirato alla fiancata della vettura della vittima, a cui segue la richiesta di accostare per verificare i danni causati allo specchietto retrovisore, rimasto danneggiato nel contatto.

La stessa scena a cui ha dovuto assistere qualche giorno fa, come da lui denunciato, un uomo di Pomezia: stando al suo racconto il responsabile sarebbe un giovane, accompagnato in auto da una donna e tre bimbi, uno dei quali con presunta disabilità. A differenza di altri casi simili di truffa, peraltro, il ragazzo sarebbe stato fin da subito poco accomodante e anzi piuttosto aggressivo, utilizzando dei metodi provocatori e minacciosi.

La denuncia del cittadino, che ha preferito rimanere anonimo, è stata fatta sulla pagina Facebook “Sei di Pomezia se…” per mettere in avviso altre potenziali vittime del truffatore. “Attenzione, sta girando una C3 vecchio modello azzurra che tenta di fare la truffa dello specchietto”, scrive l’uomo sul social.“A bordo c’è sempre un uomo giovane e si fa accompagnare da una donna o a volte, come è successo a me, da 3 bambini di cui una portatrice Handicap, a detta sua”.

Mentre stava guidando a Pomezia, l’uomo è stato improvvisamente fermato da un giovane che lo accusava di aver effettuato una manovra scorrretta in fase di sorpasso e di aver danneggiato lo specchietto retrovisore della sua autovettura. Sceso dall’abitacolo per valutare il presunto danno, il truffatore non ha perso tempo, chiedendo alla sua vittima di consegnargli del denaro a titolo di risarcimento per evitare le lungaggini burocratiche tipiche delle assicurazioni.

Il suo atteggiamento, tuttavia, desta fin da subito più di qualche sospetto. “È aggressivo e cerca in tutti i modi di provocare e mettervi in soggezione anche con minacce fisiche”, segnala ancora l’uomo. Nonostante la grande pressione esercitata dal truffatore, l’automobilista rifiuta di dargli il denaro richiesto, riuscendo così a sventare il colpo e a far allontanare il malintenzionato. “Se vi capita non cercate lo scontro ma limitatevi a dire che che della pratica se ne occuperanno i carabinieri e la compagnia assicurativa e allertate subito le forze dell’ordine”, consiglia la scampata vittima del raggiro.“Se siete da soli/sole non scendete dall’auto e cercate di mantenere la calma”, conclude.

Non si tratta di un caso isolato, dato che appena due settimane fa, sempre a Roma, lo stesso giovane, accompagnato in questo caso da una donna, era entrato in azione sulla Pontina.

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