“Tornate in mare”: così il Papa benedice la ong di Casarini

"Tornate in mare": così il Papa benedice la ong di Casarini

Fanno un bel lavoro questi, salvano tanta gente“. Nonostante tutto, Papa Francesco ha espresso così il proprio elogio alla Ong Mediterranea guidata da Luca Casarini. Dopo le polemiche di stampa su un asserito contributo finanziario vaticano alla Ong spagnola Open Arms (smentito però da quest’ultima) e sul coinvolgimento di alcuni vescovi italiani in presunte donazioni alla stessa Mediterranea, il Santo Padre ha lanciato un significativo assist all’organizzazione umanitaria dell’ex attivista no-global, della quale stamani aveva incontrato alcuni esponenti in aula Nervi.

Nell’occasione, Bergoglio ha anche incoraggiato i responsabili di Mediterranea a riprendere la loro attività di salvataggio in mare. “Come sempre il Papa ci ha dimostrato un grande affetto e ci esorta. Ci ha detto: ‘coraggio tornate in mare a salvare vite’. È stato un abbraccio di gioia, il Pontefice ci sostiene“, ha raccontato lo stesso Luca Casarini, presente all’udienza. L’incoraggiamento del Santo Padre arriva in un momento non certo tranquillo per l’organizzazione umanitaria guidata dall’ex no-global, finita al centro di indiscrezioni di stampa su alcune donazioni che sarebbero arrivate nelle casse della Ong da ambienti ecclesiastici. Indiscrezioni che Casarini ha sempre respinto con vigore, bollandole come “totalmente false e inventate“, e che tuttavia, alla luce di alcune chat pubblicate dal quotidiano La Verità, avevano gettato ombre sulla reputazione di Mediterranea. Casarini, assieme ad altre cinque persone, risulta inoltre indagato a Ragusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in riferimento al cosiddetto “caso Mare Jonio”.

Nostante quelle polemiche, stamani una delegazione della Ong, assieme al cappellano don Mattia Ferrari (il cui nome era altresì comparso nelle indiscrezioni di stampa sulle controverse chat), si è presentata in Vaticano con un gruppo di ragazzi di un centro di salute mentale di Napoli, che hanno donato al Pontefice uno dei presepi costruiti per sostenere Mediterranea. “Papa Francesco pensa alle cose concrete, il Mediterraneo è sempre più un cimitero senza croci. Sono oltre 2500 i morti accertati da inizio anno, ma nella realtà sono molto di più. L’ultimo naufragio nei giorni scorsi poteva essere evitato. Dal rapporto dell’Onu di oggi arriva la conferma che la Libia non è un porto sicuro. Queste persone vengono torturate. I famosi trafficanti vanno cercando in quei governi che noi purtroppo finanziamo“, ha concluso Casarini.

E sulle recenti polemiche dei soldi alla Ong da parte di alcuni vescovi, l’ex attivista no-global ha tagliato corto: “A chi le ha costruite, dico solo una cosa: buon Natale“.

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