Il persistente stato influenzale ha costretto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad annullare tutti i suoi appuntamenti che erano stati annotati nell’agenda di questa settimana. A partire dal tradizionale scambio di auguri fissato per oggi al Quirinale con il capo dello Stato Sergio Mattarella. Non solo: la conferenza stampa di fine anno, inizialmente prevista per la giornata di domani, è slitatta. Il consueto appuntamento con i giornalisti in occasione della fine dell’anno è stato rinviato a giovedì 28 dicembre, sempre alle ore 11 nell’aula dei gruppi parlamentari alla Camera dei deputati.
Già ieri Palazzo Chigi aveva fatto sapere che erano stati annullati gli appuntamenti della giornata a causa di uno stato di influenza che ha colpito Meloni, che nei giorni scorsi aveva preso parte al Consiglio europeo a Bruxelles e aveva tenuto un lungo discorso sul palco di Atreju. Proprio ieri, nonostante l’assenza forzata del presidente del Consiglio, il governo di centrodestra si è comunque attivato su fronti importanti: da una parte si è tenuta la cabina di regia per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sulla verifica del conseguimento degli obiettivi e dei traguardi connessi alla quinta rata (l’Italia potrà presentare formalmente alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2023, come unico Stato membro fino a questo momento, la richiesta di pagamento della quinta rata); dall’altra il Consiglio dei ministri ha approvato – in esame preliminare – un decreto legislativo che introduce una serie di norme per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche in attuazione della delega al governo.
Nel frattempo si era già svolto a Roma, nella sede del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, il sorteggio delle testate giornalistiche per quanto riguarda la sequenza delle domande che saranno poste a Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno. Il punto con i giornalisti rappresenta l’occasione per analizzare le principali questioni che hanno caratterizzato l’anno che ci sta per voltare le spalle, dalla politica interna agli sviluppi internazionali senza dimenticare le sfide che iniziano a intravedersi all’orizzonte. Sul calendario della politica italiana figurano importanti appuntamenti nel breve futuro, come ad esempio le elezioni regionali in Sardegna (il 25 febbraio) e in Abruzzo (il 10 marzo). Ma gli occhi sono puntati soprattutto sulle prossime elezioni europee in programma per il mese di giugno 2024.