– Sono stati presentati i finalisti del Festival di Sanremo giovani. Ne conosciamo a malapena un paio quindi non ci esprimeremo in merito. In fondo il compito di questa rubrica è commentare più il contenitore che il contenuto.
– Amadeus ne ha approfittato per dare qualche indicazione anche sul Sanremo, quello vero, che arriverà a febbraio. Cambiano le regole. Partiamo dal principio: il primo giorno saliranno sul palco tutti i cantanti, il che dovrebbe permettere di ascoltare più canzoni e parlare di meno, ma il rischio serio è che si finisca all’alba. Secondo: il mercoledì e il giovedì si esibiranno 15 big presentati dagli altri 15 (cos che cosa?). Terzo: venerdì ci sarà la serata cover con tutti i 30 artisti. E quarto: il sabato gran botto finale, serata dove scopriremo la classifica parziale ribaltabile dal televoto. Pare un emendamento alla legge di bilancio, ma è “solo” il regolamento del Festival.
– Ancora più complesse le modalità di comunicazione della classifica. Spiega Amadeus: “La prima sera darò la top ten, nella seconda e nella terza darò la top five di serata. Il venerdì darò la top ten delle cover. E il sabato io aprirò la serata, dopo l’inno nazionale, con la classifica dei 30 cantanti che sarà la somma dei punteggi delle prime quattro serate”. Chi offre di più?
– Nessuno lo sapeva, o forse sì, ma dal 3 dicembre i cantanti in gara a Sanremo sono sotto embargo. Cioè non possono esibirsi in altre trasmissioni tv. Possono andare a parlare, certo, così sponsorizzano il Festival, ma non a cantare. Manco in un regime.
– Amadeus annuncia: a Sanremo si parlerà anche di femminicidi perché è il palco giusto per farlo (anno scorso tra tutti, evidentemente, se ne sono dimenticati). Pare che gli autori siano già al lavoro. Io ho un’idea geniale che regalo gratis alla causa sanremese: potreste ricicciare Chiara Ferragni (magari con un piccolo sconticino visto il mare di guai in cui naviga) e piazzare un bel banchetto all’Ariston dove vendere pandori e uova con cui sostenere “Non una di meno”. Geniale, eh?
– Fermi tutti, non è che Amadeus ci sta prendendo gusto? Pare che la Rai sia tentata di fargli guidare anche il prossimo Festival e lui, che ha sempre assicurato di non voler procedere oltre, adesso potrebbe “pensarci”. Dice: “Vediamo di farlo bene, poi ne parleremo”. Vuole piantarci le tende all’Ariston?