L’aria è mesta. Il trucco ridotto al minimo sindacale. La voce si incrina ma il video affidato a Instagram porta a decine di milioni di follower un messaggio che più chiaro non si può: «Ho sbagliato, chiedo scusa, donerò un milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino».
Chiara Ferragni ci mette la faccia e prova a fermare il diluvio di critiche che avanza come un fiume in piena sul web. Oltre sei milioni di interazioni nell’arco di una settimana, al 70 per cento almeno un dito puntato contro di lei. Il caso del pandoro Balocco e della beneficenza che tale non era rischiava di oscurare una star della rete, adorata da 90 milioni di discepoli.
Meglio correre ai ripari, ammettendo quel che non si poteva più negare, a maggior ragione dopo l’affondo della premier che nel corso della festa di Atreju l’aveva scorticata con parole durissime: «Fa finta beneficenza per propri cachet».
In effetti chi comprava il panettone della Balocco, peraltro ad un prezzo quasi triplicato, era convinto di partecipare ad una grande operazione di solidarietà nei confronti dei bambini colpiti da gravi patologie tumorali.
Ma la realtà era assai più prosaica: la Balocco aveva stabilito in precedenza un intervento di 50mila euro e aveva già staccato l’assegno. Tutto il resto era cinema e buoni sentimenti per svecchiare l’immagine dell’azienda piemontese. Una patina sul tronco di solidi interessi commerciali. La Ferragni incassava un milione di euro circa e si teneva alla larga da bebè e dottori.
Il botto è stato fortissimo, come era facile prevedere per un personaggio così pubblico e carismatico, e alle critiche on line si sono aggiunte quella di Giorgia Meloni, dall’enorme impatto mediatico. Tanto da convincere Fedez a correre in aiuto della consorte: «È singolare che la premier attacchi mia moglie. Questa è la priorità del nostro presidente del consiglio».
Meglio spegnere l’incendio: bisogna dare atto alla Ferragni di essere tornata sui propri passi senza costruire perifrasi spericolare o contorte.
Anzi, il riconoscimento del passo falso è totale: «Si può sbagliare e quando capita bisogna ammettere e se possibile rimediare all’errore fatto e farne tesoro. È quello che voglio fare ora: chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto. Devolverò un milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini».
E non è detto che finisca qui: Ferragni conferma di voler fare ricorso contro la multa, da più di un milione, appioppatale dall’Agcom per «pratica commerciale scorretta», perché la ritiene «sproporzionata» ma aggiunge una coda buonista: quel che eventualmente le verrà abbonato sarà girato ai piccoli degenti.
Insomma, un lieto fine, in linea con lo spirito del Natale, lacrime sull’immagine appannata ma anche il coraggio di dirsi pentita davanti a milioni di fan. E questo obiettivamente non è poco. Così Fedez trasforma subito in polemica il mea culpa della madre dei suoi figli: «Gentile presidente del consiglio, le risulta che i componenti del suo governo, anche alcuni che sono indagati per reati gravi e altri che fanno fermare i treni come fossero in un taxi, quando sbagliano chiedono scusa e pagano di tasca loro?».
La guerra del pandoro griffato va verso la conclusione, ma provoca ancora scintille. Per fortuna, conta il risultato: nuove apparecchiature aiuteranno i fanciulli colpiti dalla malattia e al Regina Margherita stanno già studiando come utilizzare il tesoretto in arrivo.