«La settimana prossima avremo tre riunioni del tavolo automotive» per «monitorare gli investimenti in Italia di Stellantis, fabbrica per fabbrica». Lo ha detto ieri il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, intervenendo alla manifestazione «Atreju» di Fdi. Urso ha confermato che il governo intende «arrivare all’obiettivo di un milione di autovetture prodotte da Stellantis in Italia» cui aggiungere altre 3-400 mila «prodotte da altre case nel nostro Paese». Urso ha spiegato che l’esecutivo «sta lavorando per aprire le porte ad altri due o tre produttori». Il ministro ha poi ricordato come nel 2022 siano state prodotte «457mila autovettire in Italia e immatricolate 1,4 milioni» realizzate «all’estero e spesso in impianti Stellantis situati fuori dall’Italia». In questo modo, ha aggiunto, «degli incentivi pubblici, solo il 20% è andato ad autovetture prodotte qui». I bonus, ha annunciato il ministro, cambieranno e si darà priorità «a chi ne ha bisogno» e per «svecchiare il parco auto nazionale» composto da molti veicoli «euro zero, 1, 2 o 3».
Respinte al mittente le critiche sulla carenza di fondi per la manovra 2024. «Non è vero che non c’è nulla, per le imprese ci sono 6 miliardi di euro», ha replicato ricordando «la zavorra del Superbonus e l’alto tasso di interesse sul debito pubblico» In particolare, ha proseguito, «c’è un miliardo in più per la microelettronica, un miliardo in più per i grandi progetti europei e un miliardo in più per i contratti di sviluppo. «Per le imprese ci saranno 16 miliardi in due anni per vincere la duplice transizione digitale ed ecologica: si può fare e noi lo faremo», ha aggiunto. Ribadito l’impegno a varare annualmente sia una legge per la concorrenza (quella per il 2022 sarà approvata questa settimana) che una legge per le Pmi «che era stata prevista da Berlusconi, ma non è mai stata fatta perché a nessuno interessavano le Pmi» e invece «da questo anno, ogni anno faremo una legge annuale sulla concorrenza e sulle Pmi: le riforme sono necessarie e noi faremo tutte le riforme che servono a questo Paese; abbiamo 4 anni davanti e dobbiamo completare il mandato», ha rimarcato Urso.