Truffe assicurazioni auto e moto, in un solo anno 2,3 milioni di vittime: i numeri

Truffe assicurazioni auto e moto, in un solo anno 2,3 milioni di vittime: i numeri

Sono ben 2,3 milioni gli italiani finiti nel giro delle truffe relative alla stipulazione della Rc auto o moto in soli 12 mesi: si tratta di numeri impressionanti, con un incremento del 300% rispetto alle rilevazioni effettuate nel 2022, pari a circa 700 milioni di euro.

I rincari delle assicurazioni

Sono questi i dati principali dell’indagine di recente commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat. Chi finisce nella trappola dei truffatori lo fa in modo inconsapevole, nel disperato tentativo di risparmiare. “Un aumento tanto rilevante delle frodi in un periodo così ristretto può essere letto anche in relazione ai rincari subiti dagli automobilisti e motociclisti per sottoscrivere una polizza”, spiega il Managing Director Insurance di Facile.it Andrea Ghizzoni, “e alla conseguente voglia di cercare possibilità di risparmiare, purtroppo non sempre affidandosi a metodi sicuri”.

I consistenti rincari, quindi, sarebbero la principale motivazione che spinge gli italiani a cercare soluzioni alternative. In effetti in un solo anno il premio medio pagato per assicurare un’auto nel nostro Paese è aumentato del 31,5%, toccando quota 610,87 euro nel mese di ottobre, mentre quello per i mezzi a due ruote è salito addirittura del 41,4%, raggiungendo lo scorso mese i 572,97 euro.

I numeri preoccupanti

Complessivamente le truffe Rc auto e moto hanno avuto un peso di circa 700 milioni di euro, ovvero 287 euro pro capite: una quota, questa, in lieve aumento rispetto al 2022, quando il danno medio era stato stimato in 268 euro. Il report rivela che la rete è lo strumento privilegiato utilizzato da automobilisti e motociclisti per cercare offerte relative all’assicurazione del proprio mezzo: ben il 42% delle truffe è infatti nata con una falsa email che trasferisce su siti clone. Quasi 1 su 4 truffati, invece, ha subito il raggiro tramite un finto call center: una modalità che passa dall’11,1% dello scorso anno fino al 23% del 2023. Il resto degli italiani è stato raggirato tramite sms (21%) e il porta a porta (20%). C’è anche chi resta vittima dei social network (9%) e delle App di messaggistica istantanea (8%).

Dall’indagine emerge che sono“gli intervistati con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni la categoria prediletta dai malfattori, con una percentuale di vittime pari al 9,1% (a fronte di una media nazionale pari al 5,6%). Su base territoriale, invece, sono stati gli abitanti del Sud e delle Isole ad essere maggiormente truffati (6,8%), seguiti dai residenti del Centro Italia (5,9%)”. Considerando il livello di istruzione, invece, i più colpiti sono gli intervistati con un titolo di studio universitario (7,8%).

Poche denunce

Tra i dati più sorprendenti quello secondo cui ben 1 vittima su 2 (precisamente il 48%) decide di nono sporgere denuncia: si parla di 1,2 milioni di italiani (lo scorso anno erano il 41,7% degli intervistati). Tra questi il 31,3% ha dichiarato di non averlo fatto per evitare che i familiari venissero a conoscenza dei fatti (lo scorso anno erano il 13,3%), il 27,1% perché si sentiva ingenuo per essere cascato nel tranello e il 20,8% alla luce di un danno economico basso. Diminuisce la percentuale di coloro che dichiarano di non aver denunciato perché consapevoli che il denaro perso non sarebbe mai stato recuperato: si passa dal 33,3% del 2022 al 16,7% del 2023.

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