Monte Bianco, dopo due mesi di stop riapre il traforo

Monte Bianco, dopo due mesi di stop riapre il traforo

Sono terminati i disagi per gli automobilisti e i camionisti che attraversano il tunnel autostradale che collega Courmayeur a Chamonix, nel dipartimento francese dell’Alta Savoia, congiungendo la regione Alvernia-Rodano-Alpi alla Valle d’Aosta. Il traforo del Monte Bianco è stato riaperto regolarmente alle ore 16 del 15 dicembre, dopo quasi nove settimane di chiusura totale per i lavori di restyling. Già a partire dalle ore 14.30 i primi veicoli hanno raggiunto il piazzale italiano della galleria, a Courmayeur. Le code sono state smaltite in poche decine di minuti una volta che il tunnel è tornato percorribile. A beneficiare della riapertura diversi autoarticolati, dal 16 ottobre scorso deviati al traforo del Fréjus, ma anche furgoni di imprese valdostane che lavorano in Francia e molte auto, anche con targa svizzera.

Riapertura anticipata

Nei prossimi giorni, in concomitanza con le festività di fine anno, il comparto turistico della regione alpina potrà contare anche sui flussi dall’estero. La riapertura è stata anticipata di tre giorni rispetto alla data prevista del 18 dicembre. Proprio lunedì prossimo ci sarà un nuovo stop di cinque ore, dalle 17 alle 22, per l’annuale esercitazione di sicurezza. I lavori svolti in queste nove settimane hanno comportato per il gestore italo-francese, il Tmb-Geie, un investimento di 20 milioni di euro e l’impiego di 200 persone appartenenti a 50 imprese diverse.

I lavori nel dettaglio

Tra gli interventi effettuati spieccano il risanamento di una parte dell’impalcato stradale e la sostituzione dei 76 ventilatori in volta, indispensabili per la sicurezza e il buon funzionamento dell’infrastruttura. Sono state eseguite anche attività di preparazione alla ristrutturazione della volta: un intervento previsto per il prossimo autunno e che dovrebbe comportare una chiusura totale di 15 settimane. Il cantiere era stato rinviato quest’anno dopo la frana in Maurienne (Francia) che aveva provocato la chiusura del traforo stradale del Fréjus. Al Monte Bianco nel 2022 è passato il 4,7% di tutto il traffico pesante dell’arco alpino e il 3,6% di quello leggero, per un totale di 1 milione e 731mila transiti.

Il traforo

Costruito in sinergia tra Italia e Francia con i lavori che ebbero inizio nel 1957 e terminarono nel 1965, l’anno dell’apertura, il traforo del Monte Bianco è costituito da una galleria unica a doppio senso di circolazione e rappresenta una delle maggiori vie di trasporto transalpino, con la parte italiana, nella rete autostradale, classificata come “traforo T1”.

La sua lunghezza è di 11,611 chilometri. La parte più lunga si trova in territorio francese: 7.640 metri, contro i 3.960 metri in territorio italiano. L’altitudine è di 1.381 metri sul versante italiano, ai piedi del ghiacciaio della Brenva, mentre raggiunge a metà galleria i 1.395 metri, per scendere poi ai 1.271 metri sul versante francese, ai piedi del ghiacciaio dei Bossons. Il piano stradale del tunnel non è orizzontale, ma di forma convessa per facilitare il deflusso dell’acqua. Rispetto alla frontiera il traforo passa esattamente sotto la verticale (l’aplomb) de l’Aiguille du Midi, dove lo spessore di copertura granitica raggiunge i 2.480 metri, misura record per le gallerie autostradali e ferroviarie.

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