Quaranta arresti in tutta Italia, uno su quattro a carico di minorenni. Sequestri di armi: pistole, una con matricola abrasa risultata poi utilizzata per un omicidio, coltelli, tirapugni, scacciacani, pistole e kalashnikov finti, mazze da baseball, storditori elettrici, machete. Di droga: centinaia di dosi, tra cocaina, eroina e hashish, per un totale di 12 chili. Di contanti, circa 10mila euro, frutto dell’attività di spaccio. La maxi retata di ieri della polizia ha colpito il mondo delle baby gang, in molti casi vicino a quello dei trapper, in 14 province. Quelle in cui negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli episodi di aggressioni e rapine commesse da giovanissimi, un fenomeno in forte crescita.
Le province interessate sono: Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Pescara, Reggio Emilia, Rovigo, Salerno e Verona. Milano e Salerno quelle in cui si è concentrato il maggior numero di arresti. Le persone denunciate sono circa 70, anche qui un terzo under 18. I luoghi scandagliati dalla polizia sono quelli dell’aggregazione giovanile e i locali notturni, in particolare dove erano stati commessi reati, oltre all’esterno di alcune scuole dove si verifica lo spaccio durante il giorno. L’operazione a livello nazionale è stata coordinata dallo Sco (Servizio centrale operativo) e ha impiegato più di 500 agenti con diverse unità cinofile.
Il quadro, simile da Nord a Sud, è di bande di giovanissimi che spesso si affrontano tra loro in risse oppure prendono di mira adulti e coetanei che vengono rapinati e aggrediti e costretti a subire atti di bullismo di strada. In molti casi, sottolineano gli inquirenti, i responsabili sono ragazzi nordafricani. Gli investigatori hanno individuato gli indagati monitorando i social, dove molti di loro, trapper ma non solo, ostentano gesti di sfida e di disprezzo verso le forze dell’ordine e le istituzioni e si vantano nell’utilizzare armi e droghe.
A Milano sono stati arrestati nove adulti e sette minorenni, tra loro anche un sedicente trapper, ma con ben pochi follower. Sono state denunciate sei persone di cui quattro minorenni e identificate 520 persone (124 con meno di 18 anni). La polizia si è concentrata sulle zone centrali, come Garibaldi, Gae Aulenti, Duomo, Navigli, e su quelle più periferiche, come Greco, Niguarda, San Siro.
Un report sulla «Criminalità minorile in Italia 2010-2022», curato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, spiega che nel periodo considerato si registra «un incremento delle segnalazioni di minori per reati caratterizzati dall’uso della violenza», in particolare lesioni, risse, rapine. Oltre il 60 per cento delle segnalazioni di minorenni che commettono reati riguarda maschi nella fascia di età tra i 16 e i 17 anni. Nell’ultimo decreto sicurezza il governo ha varato una stretta inasprendo le pene previste per i baby criminali. È stata inoltre aumentata l’attenzione delle forze dell’ordine con operazioni mirate.