Concia choc sull’utero in affitto “Mi daranno della fascista…”

Concia choc sull'utero in affitto "Mi daranno della fascista..."

«Mi daranno della fascista». Anna Paola Concia, sorprende l’auditorio di Atreju e, intervenendo a un dibattito sulla natalità, si dice contraria all’utero in affitto e alle teorie gender che cancellano le donne.

L’ex deputata Pd esordisce parlando delle polemiche che l’hanno travolta negli ultimi giorni. «In tutta la mia vita sono sempre stata una che ha combattuto i pregiudizi, e non solo perché li ho subiti personalmente come la settimana scorsa quando sono stata attaccata per la mia biografia e non per quello che volevo fare», dice riferendosi alla nomina del ministro Valditara (poi revocata) per il progetto sull’educazione affettiva nelle scuole. Una vicenda che avrebbe portato qualsiasi altro esponente di sinistra a declinare all’ultimo momento l’invito alla kermesse di Fdi. E, invece, la Concia, seppur collegata da Berlino, si confronta con il ministro Eugenia Roccella e il senatore Ivan Scalfarotto ben consapevole delle critiche che subirà. «Io per la mia propensione al dialogo sono anche molto attaccata dai massimalisti di sinistra», ammette prima di spiazzare gli interlocutori con affermazioni choc. «Le teorie gender che cancellano le donne sono teorie che io non condivido», è la prima bordata che la Concia lancia alle femministe di sinistra, seguita subito da uno scrosciante applauso dei giovani di destra che la ascoltavano compiaciuti. Poco dopo, l’ex parlamentare dem condivide una certa sintonia con il ministro Roccella sul fatto che l’obiettivo fondamentale deve essere «la libertà femminile» e che «la denatalità si contrasta attraverso le infrastrutture sociali, gli asili nido, il welfare per le famiglie». Ma non è tutto. L’attivista per i diritti Lgbt sottolinea che avere un figlio «non è un obbligo, ma un desiderio che non deve essere soffocato», però, dopo aver elogiato leader conservatori come David Cameron e Angela Merkel per aver introdotto in Gb e in Germania i matrimoni omosessuali, si schiera contro l’utero in affitto. «Verrò definita una fascista, ma ho riflettuto per anni e sono contraria alla maternità surrogata». Una presa di posizione che desterà scandalo, nonostante la Concia sia favorevole alle adozioni dei figli da parte delle coppie omosessuali come avviene in Germania. «Alla fine di questo dibattito, gli epiteti nei miei confronti saranno inenarrabili», dice al termine del suo intervento, riferendosi alle eventuali critiche che le pioveranno addosso, ovviamente, più dalla sinistra che dal centrodestra. A proposito della radicalizzazione del dibattito pubblico, il ministro Roccella, interpellato dal Giornale, commenta: «Una volta era più facile dialogare anche in modo aspro e acceso, però, legittimandosi a vicenda. Adesso, invece, è sempre più difficile tant’è vero che mi hanno definito una fascista dolce e al salone del libro di Torino mi è stato impedito di raccontare la mia storia anomala perché nasco come femminista radicale».

Leave a comment

Your email address will not be published.