“Visitatemi per primo”. E lo straniero sfascia il pronto soccorso

Ieri sciopero dei medici. E altri due a gennaio

Era stato portato al pronto soccorso dell’ospedale dalle forze dell’ordine, per gli accertamenti sanitari preliminari all’esecuzione del decreto di espulsione emesso nei suoi confronti. Ma una volta giunto sul posto, seppur accompagnato dalla polizia, avrebbe dato in escandescenze: si sarebbe infatti stancato di dover attendere il proprio turno per la visita ed avrebbe perciò preteso di farsi visitare per primo, minacciando a più riprese il personale medico e danneggiando poi anche gli arredi della struttura. Protagonista della vicenda che arriva da Piacenza è un uomo originario del Marocco, il quale a seguito di quanto accaduto dovrà rispondere delle accuse di violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Secondo quanto riportato in merito dalla stampa piacentina, l’episodio risale alle scorse ore: il cittadino straniero sarebbe stato oltretutto scarcerato di recente, dopo aver scontato in carcere una pena di sette anni per tentato omicidio.

Non essendo a quanto pare in regola con il permesso di soggiorno, dopo la scarcerazione era inoltre previsto nel suo caso anche l’allontanamento dal territorio nazionale. E proprio in quest’ottica, gli esponenti delle forze dell’ordine lo avevano condotto al pronto soccorso locale, per sostenere alcune visite. Peccato che lo straniero non avesse a quanto sembra nessuna intenzione di collaborare: secondo quanto riporta la testata online IlPiacenza, avrebbe sin da subito dato segnali d’impazienza, lamentandosi in primis dei tempi d’attesa. Sulla base di quanto ricostruito, avrebbe quindi iniziato ad alzare la voce, insultando i presenti e pretendendo di sottoporsi subito agli esami. E poi sarebbe passato dalle parole ai fatti: avrebbe inizialmente danneggiato gli interni della struttura, sfasciando fra le altre cose anche una bombola dell’ossigeno. Ormai del tutto in preda all’ira, il magrebino avrebbe provocato danni anche ad una delle ambulanze parcheggiate all’esterno dell’ospedale, rivolgendo poi insulti e minacce a medici, infermieri ed operatori sanitari.

Il tutto si sarebbe verificato dinanzi agli altri utenti del pronto soccorso, visibilmente perplessi e preoccupati a causa del suo atteggiamento. L’uomo è ad ogni modo stato bloccato dai poliziotti, i quali lo hanno trasportato in questura. La procedura prevista sarebbe comunque stata completata in un secondo momento: lo straniero avrebbe effettuato un nuovo accesso al pronto soccorso a qualche ora di distanza dal primo, scortato in quel frangente da ben sei agenti. Secondo il quotidiano locale Libertà, a seguito di quanto avvenuto l’uomo è infine stato accompagnato al Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca D’Isonzo – Gorizia, per dare seguito alle procedure di rimpatrio nel Paese d’origine.

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