Lutto nella Formula 1: muore Alberto Antonini, ex portavoce della Ferrari

Lutto nella Formula 1: muore Alberto Antonini, ex portavoce della Ferrari

La famiglia della velocità piange la scomparsa di un volto familiare nel paddock della Formula 1, morto oggi dopo una lunga battaglia contro il cancro. Alberto Antonini, ex portavoce della Ferrari durante la gestione Arrivabene, è infatti deceduto all’Ematologia Seragnoli del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Il giornalista, che si era fatto notare in diverse testate nel corso degli anni, a partire da Autosprint, aveva solo 62 anni e lascia la moglie Barbara. Questa figura molto nota nel mondo del giornalismo motoristico lascia un vuoto difficile da colmare, come si può notare dal gran numero di messaggi di cordoglio da parte di colleghi, amici e lettori.

Una vita dedicata alla F1

Antonini copriva il mondo dei motori da una vita e si era costruito nel tempo una solida reputazione, tanto da finire nel mirino della Ferrari quando Sergio Marchionne mise in piedi una vera e propria rivoluzione per rilanciare a tutto tondo il marchio del Cavallino Rampante. Dopo essere approdato a Maranello nell’inverno della stagione 2015, fu uno dei tasselli fondamentali per cambiare il modo di comunicare in ambito sportivo da parte della scuderia più famosa al mondo. Vista la fiducia in lui riposta dal management, prese in carica il complicato ruolo di addetto stampa e la gestione delle attività media in pista della Ferrari.

Non fu un cammino semplice o lineare, ma Antonini riuscì sempre a navigare le acque tempestose della Formula 1 in maniera onesta e chiara, tanto da guadagnarsi il rispetto e la stima del paddock. Il rapporto con la Ferrari si chiuse in maniera ingloriosa dopo la defenestrazione del team principal Arrivabene ma era comunque riuscito a rimanere a stretto contatto con il mondo delle corse, continuando a raccontare il circus sia per Sky che come editorialista per Formula Passion, ruolo che ricopriva ancora. Lo scorso settembre era stata la stessa testata a comunicare che stava combattendo contro una forma molto aggressiva di leucemia e che le terapie gli impedivano di continuare a dedicarsi alla sua professione.

Il cordoglio e qualche polemica

Dopo che la notizia del decesso dell’ex collega si è diffusa nella serata di giovedì, Maurizio Arrivabene ha voluto inviare un messaggio ad Autosprint, testata che aveva portato Antonini nel mondo della F1: Alberto, Uomo educato e per bene, un professionista preparato di grande umiltà e umanità (doti non comuni oggi dove tutti si sentono fenomeni), ma soprattutto un caro amico, gli volevo bene. Un abbraccio, Maurizio”. Nel corso della mattinata di venerdì, altri protagonisti hanno voluto ricordare Antonini, da Giorgio Terruzzi a Leo Turrini, che ha ricordato l’ultima conversazione con l’ex addetto stampa: Era già malato e gli telefonai. Aveva un respiro che era un sospiro. Mi spiegò che forse se ne sarebbe andato senza rivedere un pilota Ferrari campione del mondo. Manco io ci riuscirò, risposi in un suono flebile senza eco”.

Altrettanto commossa la nota pubblicata dalla storica voce di Sport Mediaset Luca Budel, che prova a riassumere la carriera di Antonini in poche righe: Alberto Antonini è partito per l’ultima trasferta. Con lui se ne va uno dei più grandi giornalisti che hanno raccontano questo sport. Intelligente, con una sensibilità particolare nel racconto, capace di parlare 5 o 6 lingue, compresi i dialetti britannici. Per me è stato un amico, un prezioso compagno di viaggio dai tempi di Ayrton Senna, fino all’avvento di Hamilton. In Formula 1 era amato, per le sue capacità, ma allo stesso tempo temuto, perché riusciva sempre e comunque a trovare la notizia, restando in autodromo quando tutti i colleghi erano già in hotel”.

Nel frattempo, sui social si è fatto notare il silenzio della Ferrari, che invece di ricordare l’ex addetto stampa ha pubblicato un video ironico per pubblicizzare un nuovo effetto disponibile su TikTok. La reazione dei tifosi della Rossa non si è fatta attendere e non è stata tenera. Un passo falso in ambito comunicativo evitabile, specialmente visto quanto fosse amato e rispettato Antonini nel mondo della Formula 1.

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