Nuovo colpo di Leonardo che rafforza la cooperazione internazionale sul fronte militare. Dopo l’importante accordo sul carro armato europeo – che conferma la nuova strategia allargata sul fronte della Difesa – ora brinda con Mitsubishi Heavy Industries (Giappone) e Bae Systems (Regno Unito) alla firma del GCAP: un accordo strategico nella progettazione condivisa e nella consegna di un aereo da combattimento di nuova generazione entro il 2035. Un’intesa che rafforza il gruppo italiano guidato da Roberto Cingolani all’interno di una nuova cooperazione trilaterale. E segna un primato per l’Italia che, per la prima volta, parteciperà con la stessa dignità (33%) a un programma di rilevante portata (sull’Eurofighter, unico programma paragonabile, la percentuale italiana è del 22%, molto inferiore a quella inglese).
«Il GCAP, che vedrà lo sviluppo di una piattaforma tecnologica innovativa, sta delineando una nuova via per la collaborazione industriale su scala internazionale. Grazie alla sua ambizione, il programma tutelerà ed accrescerà la competitività delle nostre industrie a livello internazionale a beneficio dell’intero sistema, ha detto Guglielmo Maviglia, direttore programma GCAP di Leonardo. Oggi sono circa 9000 le persone che lavorano al programma GCAP in tutto il mondo e più di 1000 i fornitori nelle nazioni partner. «La nostra partnership è un messaggio per il resto del mondo – ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto – Viviamo in un’epoca molto complessa che è caratterizzata dalla presenza di attori aggressivi sul palcoscenico internazionale. Una situazione di instabilità crescente, di competizione tra Stati e di rapidi cambiamenti tecnologici. Ed è quindi diventato di vitale importanza rimanere un passo avanti rispetto alle minacce che crescono ogni giorno. Le nostre tre nazioni hanno relazioni antiche consolidate, basate sugli stessi valori di democrazia e libertà, rispetto dei diritti umani e lo Stato di diritto». Il trilaterale arriva a 24 ore dalla nuova alleanza tra Leonardo e Knds (nata dall’aggregazione della tedesca Krauss-Maffei Wegmann e della francese Nexter) per dare vita ad un «gruppo europeo della difesa» sviluppando programmi in cooperazione. In primis proprio il carro armato Leopard, per il quale potrebbe essere avviata la produzione direttamente in Italia: alcune componenti del carro armato – la torretta, il giroscopio, la radio – potrebbero essere costruite in Liguria, La Spezia è una delle ipotesi. L’alleanza strategica, informa Leonardo, «consentirà di implementare programmi di collaborazione tra le nazioni europee attraverso il rafforzamento delle proprie basi industriali e lo sviluppo della futura generazione di piattaforme per veicoli blindati». L’azienda italiana e Knds, inoltre, hanno siglato un’intesa per l’implementazione congiunta del programma di approvvigionamento del Leopard 2 A8, oltre che nelle piattaforme di supporto.
Il documento programmatico pluriennale 2023-2025 del ministero della Difesa prevede un investimento complessivo di 8,24 miliardi di euro per acquisire 400 Leopard.