Mezzogiorno di fuoco per i social-patici. Alle 12 di ieri è arrivato anche in Europa Threads, la cosa più simile a Twitter senza essere Twitter, anzi X. Salvo il fatto che X è dell’ingestibile psico-miliardario Elon Musk mentre Threads appartiene a Meta, il colosso di Facebook e Instagram. Threads è già attivo da tempo nel resto del mondo occidentale (Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Giappone), nell’Ue arriva in ritardo per la società di Menlo Park si è voluta prendere tutto il tempo necessario per non violare il rigidissimo Digital Markets Act approvato dall’Ue, che aveva avanzato perplessità sull’uso del nuovo social in abbinamento ad un account Instagram e relativa importazione di dati. Poi Meta ha rotto gli indugi. «Le persone in Ue – spiegano – possono scegliere di creare un profilo Threads collegato al proprio account Instagram, il che significa che avranno la stessa esperienza di tutti gli altri utenti nel mondo, oppure di utilizzare Threads senza un profilo», che potrà vedere i contenuti ma non interagire con essi.
Come funziona il nuovo social? Intanto per iscriversi bisogna collegarsi alla homepage e scaricare l’apposita app per Android o iPhone, i più disinvolti possono anche inquadrare un QR Code. Si può come specificato prima scegliere se accedere con l’utenza Instagram già esistente (e in questo caso si manterrà lo stesso username e la stessa foto profilo) oppure crearne una nuova. Naturalmente è possibile cancellare l’account di Threads senza eliminare anche quello di Instagram collegato cliccando su Disattiva dalle impostazioni interne. Threads è quello che si definisce un microblogging, votato alla condivisione di frammenti brevi di testo (massimo 500 caratteri rispetto ai 280 di X) ma con la possibilità di caricare link, foto e video (massimo 5 minuti). Threads consentirà presto anche di poter comunicare con altre piattaforme non legate a Meta e spesso lontane dal mainstream, che animano il cosiddetto «fediverso».
Lo sbarco in Europa dovrebbe rianimare uno strumento che, dopo l’hype iniziale nei Paesi in cui era stato lanciato, ha vissuto un veloce declino di interesse. Nei primi giorni in cento milioni si erano iscritti madopo un mese il tempo complessivo trascorso dagli utenti era già crollato a poco più di un decimo. Una cosa che apparentemente non preoccupa i vertici di Meta, che sottolinea anzi che «dal lancio di luglio, abbiamo apportato notevoli miglioramenti a Threads». E le prime ore del nuovo social sono stati incoraggianti, con tanti vip in cerca di un ulteriore canale di visibilità. In Italia Fiorello, Chiara Ferragni, Vasco Rossi, Laura Pausini, i Maneksin, Tiziano Ferro, Ligabue, The Kolors, Cesare Cremonini, Loredana Bertè, Donatella Versace e Alessandro Del Piero. E a proposito, anche la Juventus non ha atteso che pochi minuti a spuntare sul social «con l’obiettivo di ingaggiare un numero sempre più ampio di follower». Anche i politici già sono su Threads, per prima la presidente del consiglio Giorgia Meloni. Però non tutto è filato liscio nel primo giorno di Threads: molti utenti hanno segnalato ritardi nella comparsa dell’app negli store digitali di iOs e Android, mentre qualcuno lamenta la mancanza di una sezione con gli argomenti di tendenza sempre aggiornati, fondamentale per un sito che punta forte sulle notizie.