È il solito discorso della doppia Inter, la miope invenzione di chi non vuole riconoscere troppi meriti a Simone Inzaghi. Così appena c’è un intoppo, rispuntano i detrattori in servizio permanente effettivo. È stato un errore giocare senza Lautaro e Barella contro la Real Sociedad? No, è stata una scelta. Il capitano, il leader, il campione del mondo ha giocato da titolare nel girone di Champions solo 3 volte su 6, le prime. La ThuLa addirittura una sola, in casa col Benfica, quando dopo il pari di San Sebastian, l’Inter era obbligata a vincere. Serve altro per capire che il vero obbiettivo dell’Inter è il campionato?
C’è qualcuno che dubita che anche Inzaghi non sapesse che fosse meglio affidarsi ai titolari per vincere la sfida ai baschi? Peraltro, se l’Inter avesse vinto a Lisbona, l’altra sera sarebbe bastato il pareggio. Ma l’Inter dopo Lisbona ha giocato a Napoli. Con 8 giocatori freschi, per lo 0-3 da scudetto. Ce l’avrebbe fatta anche con la squadra stanca? Domenica, Inzaghi viaggia contro la sua ex Lazio. I primi 2 anni, a Roma ha sempre perso, stavolta vuole vincere e per farlo gli serve la ThuLa nella miglior versione possibile. Più Barella e Bastoni, con Darmian a spingere al posto dell’inutile Cuadrado, uno degli orpelli della presunta squadra-bis. Come Arnautovic (34 anni, costato 10 milioni) e Sanchez.
Vuole lo scudetto Zhang (sempre trattenuto in Cina e assente anche alla cena degli auguri di ieri sera), lo vuole Marotta, lo vogliono i tifosi, nessuno stavolta perdonerà Inzaghi se non dovesse vincerlo e peraltro più di tutti lo vuole proprio lui, perché sa che solo lo scudetto lo consacrerà. Ha azzardato e non gli è andata bene, avrà un sorteggio ostico e un avversario di certo molto forte negli ottavi di finale. Avrà un inverno complicato, con la trasferta al momento misteriosa in Arabia per la Supercoppa, il recupero del turno di campionato, la Champions League da onorare. Ma soprattutto c’è la Juventus che non molla e che gioca da agosto una partita a settimana. Questo andrebbe ricordato a quelli della doppia Inter.