Choc a Udine, dove si è verificato un gravissimo incidente presso la pista di pattinaggio sul ghiaccio allestita come di consegueto in piazza Primo Maggio in occasione delle festività natalizie. Un bambino di nove anni si trovava sulla pista quando per qualche ragione è caduto a terra e un ragazzino che stava pattinando lì vicino gli è finito accidentalmente addosso, amputandogli le dita con le lame dei pattini. In breve il clima di festa si è trasformato completamente.
Orrore alla pista di pattinaggio
Secondo quanto riferito sino ad ora, l’episodio si è verificato nella serata dello scorso sabato sera. La famiglia del bambino si trovava in vacanza a Udine (Friuli) e aveva raggiunto la suggestiva pista di pattinaggio su ghiaccio allestita per il Natale. Tutto stava procedendo per il meglio quando a un tratto il minore è caduto a terra, probabilmente dopo essere inciampato mentre pattinava. Nel cadere, il bimbo ha portrato le mani avanti, che hanno toccato terra, ma proprio in quel frangente un altro ragazzino che stava pattinando gli è passato vicino, tranciandogli le dita.
L’allarme è stato dato subito. Il minorenne è stato trasportato di corsa al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove gli sono state prestate le prime cure. Successivamente è stato disposto il trasferimento all’ospedale di Pordenone, dove si trova un’ottima equipe specializzata in chirurgia della mano. Il bambino è stato quindi sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza che ha permesso di ricostruire la mano. Le dita sono state rimesse al suo posto e la funzionalità dell’arto non è stata compromessa.
Promessa dell’Inter
A quanto pare il bambino, residente con i genitori in una regione diversa dal Friuli Venezia Giulia, gioca come portiere nelle giovanili dell’Inter. Appurato che il bambino tornerà a stare bene, occorre fare luce sull’accaduto e comprendere come si sia arrivati a una situazione del genere.
“Gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Udine alla Questura e al sindaco della città, Alberto Felice De Toni”, hanno dichiarato a Il Gazzettino i legali Santo e Francesca Tutino, che stanno seguendo il caso.“Ci concentriamo in particolare su alcuni aspetti: in primis sulle condizioni del ghiaccio sul quale stavano pattinando tanti ragazzini. In seconda battuta vogliamo conoscere quali norme di prevenzione siano state adottate, se le lame siano così taglienti. E ancora se sia stata fatta firmare alla famiglia la liberatoria prima dell’ingresso nel perimetro ghiacciato”, hanno concluso.