“Ti faccio sparare”: botte e minacce contro Brumotti

"Ti faccio sparare": botte e minacce contro Brumotti

Non è la prima volta che viene minacciato, e neanche la prima che viene aggredito, ma questa volta, Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia, se l’è vista veramente brutta e in sole 24 ore è stato al centro di due episodi violenti. Il primo, che verrà trasmesso questa sera a Striscia (Canale 5, ore 20:35), mentre si trovava nel parcheggio nel quartiere Barra di Napoli per registrare un servizio sulle auto parcheggiate abusivamente nei posti riservati ai disabili. Proprio in quel momento, assiste e filma una violenta rissa tra due famiglie, che culmina con un assalto a colpi di crick.

Le minacce

L’inviato interviene per dividere i due uomini, ma quello con il mano il crick al suo avvicinarsi comincia ad urlare: “Devo ucciderlo! Tu non sai di chi sono cugino! Ti faccio sparare!”, lasciando inequivocabilmente intendere di avere connessioni con la criminalità della zona. Poi, forse vedendo le telecamere e resosi conto delle parole dette, soprattutto per la parentela a cui si riferiva, si avvicina per scusarci e bacia l’aggressore.

La seconda aggressione

Neanche 24 ore dopo Brumotti stava realizzando un’inchiesta sullo spaccio al Parco Topolino, nel quartiere Ponticelli di Napoli, quando è stato improvvisamente accerchiato da decine di ragazzi della zona che gli hanno tirato contro sassi e petardi. Sul posto anche una decina di carabinieri che, in attesa di rinforzi, hanno nascosto l’inviato di Striscia in un appartamento del quartiere.

Il suo racconto

Eravamo lì per documentare lo spaccio, poco distante da dove due mesi fa abbiamo denunciato l’altare votivo che celebrava la criminalità, rimosso grazie a Striscia. Io e la mia troupe non facciamo in tempo a prendere le telecamere, quando scoppia un’insurrezione generale contro di noi – racconta Brumotti – Ho rischiato il linciaggio. Mi sono dovuto nascondere in un sottoscala e sono riuscito a salvarmi solo grazie all’intervento dei Carabinieri, che mi hanno fatto da scudo e scortato in auto“, conclude l’inviato.

Sul posto sono arrivate poi venti pattuglie tra carabinieri e polizia, di cui alcune anche oggetto di insulti da parte di una cinquantina di persone, scese in strada dalle loro case. Sulla vicenda è intervenuto anche il procuratore di Napoli Nicola Gratteri che ha chiesto una ferma risposta dello Stato. Le indagini sono in corso: i carabinieri stanno analizzando i filmati per identificare aggressori e pusher. Non sono esclusi risvolti giudiziari già nelle prossime ore. Il servizio di questo secondo violento episodio, andrà in onda nei prossimi giorni sempre su Striscia la notizia.

Leave a comment

Your email address will not be published.