È corsa contro il tempo per sbloccare lo stallo a Capitol Hill sui finanziamenti americani a Kiev e per trovare una nuova strategia per la guerra in Ucraina dopo il fallimento della controffensiva. Per cercare di superare l’impasse e mettere pressione ai parlamentari Usa nelle scorse ore la Casa Bianca ha desecretato e condiviso con il Congresso un rapporto dell’intelligence che, sulla base dei dettagli delle perdite subite dalla Russia nel conflitto, mostrerebbe l’efficacia degli sforzi della coalizione guidata dagli Stati Uniti.
Secondo quanto riportato dai principali media gli 007 ritengono che Mosca abbia perso tra morti e feriti 315mila dei 360mila soldati, l’87% del totale in servizio attivo sin dall’inizio della guerra. Un’ecatombe che ha reso necessaria la mobilitazione di nuove reclute attingendo anche dalle carceri. La reazione ucraina supportata dagli occidentali avrebbe poi comportato danni impressionanti agli equipaggiamenti militari russi: dei 3.500 carri armati dispiegati a febbraio del 2022 ne sarebbero stati distrutti 2.200 costringendo l’esercito di Vladmir Putin ad utilizzare i vecchi T-62.
La valutazione dell’intelligence è che la guerra in Ucraina “abbia riportato indietro di 15 anni” gli sforzi russi di ammodernare le sue forze armate. Il documento stima che “sino a novembre Mosca ha perso oltre un quarto del suo arsenale di equipaggiamenti di terra pre-invasione” e ciò avrebbe provocato “una riduzione della complessità e della portata delle operazioni offensive russe”. Allo stesso tempo gli analisti americani riconoscono però che Mosca sia riuscita ad adottare“misure straordinarie” per fare fronte alle perdite, un riferimento alla mobilitazione di 300mila soldati decretata a settembre dell’anno scorso. Secondo la Cia prima dell’invasione l’armata russa poteva contare su 900mila soldati in servizio attivo. Adesso il Cremlino vorrebbe arrivare ad un milione e mezzo di uomini.
La determinazione di Mosca rimane quindi inalterata. Gli 007 affermano che l’Ucraina rimane “profondamente vulnerabile” e la strategia messa in campo dalla Russia ha l’obiettivo di mandare in crisi il supporto occidentale a Kiev. “Sin dal lancio dell’offensiva in ottobre ci sono state oltre 13mila vittime tra le forze russe sull’asse Avdiivka-Novopavlivka e la distruzione di 220 veicoli da combattimento” dichiara Adrienne Watson, portavoce del consiglio di Sicurezza nazionale. Watson sostiene che Mosca, nonostante la carenza di uomini e armi, continua a spingere nell’Ucraina orientale con la speranza di conseguire un vantaggio sfruttando proprio il dibattito in corso al Congresso.
Intanto la visita lampo compiuta nelle scorse ore dal presidente Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti non è riuscita a far superare le divisioni a Capitol Hill. “L’idea che l’Ucraina potesse far arretrare la Russia sulla linea dei confini del 1991 era ridicola. Quello che stiamo dicendo al presidente, e in realtà al mondo intero, è di spiegare quale sia il piano, che cosa possano realizzare altri 61 miliardi di dollari che non hanno realizzato i 100 miliardi”, dichiara alla Cnn J.D. Vance, uno dei senatori repubblicani contrari a nuovi finanziamenti a Kiev, il quale chiede a Zelensky di accettare delle perdite territoriali. “È folle pensare di cedere parte del nostro territorio” la risposta dell’ex comico seguita dal commento sarcastico di Joe Biden:“Mosca ha celebrato la decisione dei repubblicani di bloccare gli aiuti all’Ucraina. Il Cremlino ha detto ‘ben fatto, repubblicanì'”.