Germania da record per alberi e addobbi: ecco quanto si spende a Natale

Susanne e Thomas Jeromin, la coppia tedesca che ha riempito la propria casa di alberi e luci di Natale.

Il Natale è alle porte e con esso anche lo spettacolo di luci e decorazioni che questo periodo dell’anno si porta con sé. Ghirlande, regali, marzapane, insegne luminose, ciondoli, pendagli: sono questi almeno alcuni degli elementi che incarnano l’iconografia natalizia. Dietro al mercato degli addobbi però si nasconde un giro d’affari miliardario tra chi vende e chi compra oggetti puramente estetici ma a quanto pare irrinunciabili, perlomeno in Occidente.

Negli Stati Uniti le luci e più in generale i prodotti da usare per decorare gli abeti installati nelle case e all’aperto vengono importati dall’estero per circa 557 milioni di dollari all’anno. Un volume cospicuo che non ha eguali da nessun’altra parte nel mondo. Ciò è agevolato dalla commercializzazione sfrenata di questa festa, che muove e fa muovere parecchio denaro. Basti pensare che il Regno Unito, secondo a livello globale, spende soltanto 116 milioni per creare l’inconfondibile atmosfera tipica di questo momento dell’anno.

I Paesi Bassi sono invece terzi: in Olanda vengono sborsati 110 milioni annui. Numeri analoghi in Germania (106 milioni), dove è possibile visitare tra i mercatini più antichi e suggestivi d’Europa e, secondo la tradizione, l’albero viene fatto sempre il 24 dicembre. Ma ci sono anche delle (strane) eccezioni. Quest’anno i coniugi Susanne e Thomas Jeromin, originari della Bassa Sassonia, hanno stabilito il record per il numero di abeti addobbati: ben 555, collocati già a giugno, con 108mila palline appoggiate sui rami all’interno della loro villetta di 105 metri quadri.

L’Italia si posiziona nella top 5, occupando la quinta posizione. Gli addobbi acquistati nel nostro Paese valgono 51 milioni di dollari. L’industria italiana è attiva anche nell’export, rivendendo circa 11 milioni di dollari di pezzi all’anno. Il saldo è perciò negativo, ma in un contesto dominato da giganti della manifattura come la Cina è una notizia trovare l’Italia tra le prime al mondo. Ed è indicativo, forse, dei comportamenti di spesa delle famiglie italiane, legate fortemente al Natale.

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