Il colpo grosso di Meloni, violenza sessuale col calcio e Grillo: quindi, oggi…

Fratelli d’Italia miglior partito sui social: Meloni conferma la leadership con gli elettori

– Colpo grosso di Giorgia Meloni che invita Elon Musk ad Atreju. Ed è una buona notizia per due motivi: primo, perché portare in Italia un signore pieno di soldi e che potrebbe investire è sempre una buona idea; secondo, perché Tesla guida la rivoluzione elettrica, deve costruire giga-factory in tutta Europa e cercare di convincerlo ad aprirne una anche qui sarebbe cosa buona e giusta. Senza contare Starlink, i lanci spaziali e tutte le rivoluzioni di cui è stato capace. Magari starà antipatico a sinistra per questo suo spirito libertario e anti-conformista, ma è un genio. E i geni vanno assecondati, non necessariamente capiti.

– Pare che deputati e senatori siano in allarme per il rischio di esercizio provvisorio. La manovra potrebbe non arrivare in Aula come previsto il 18 dicembre, il che costringerebbe lorsignori a tornare a Roma tra Natale e Capodanno a votare. Capisco le ferie e tutto il resto, però per l’universo mondo quei giorni sono lavorativi. Sopravviverete anche voi.

Beppe Grillo ricoverato in ospedale: si spera che presto possa rimettersi. Del Beppe comico si può dire il meglio possibile, se vi piace lo stile. Del Grillo politico invece solo il peggio. E non perché il M5S non abbia legittimazione politica, anzi: chiunque riceva voti ne ha, ma perché della grande rivoluzione annunciata nei Vaffa Day non è rimasto nulla se si esclude il reddito di cittadinanza. Per continuare ad esistere, il grillismo ha dovuto rinnegare il grillismo. Politicamente, un fallimento.

– Una ragazza a Bologna va ad una manifestazione di centri sociali ed antagonisti contro gli sgomberi, finisce a manganellate (come sempre) e nel parapiglia si prende un calcio. Lì dove non batte il sole. Un fotografo immortala il tutto e adesso le femministe vogliono denunciare il poliziotto, il caposquadra, il questore e il ministro per violenza sessuale. Giuro: per violenza sessuale. Secondo la ragazza infatti il calcio nella vulva (si dice così?) sarebbe stato intenzionale, un atto sessuale, un “uomo che ha scelto di arrivare alle mie parti intime” nel mezzo di una azione “poliziesca” in cui “in preda al testosterone” sono state colpite le donne. Addirittura, per l’avvocato in quella pedata ci sarebbe “volontà simbolica di penetrazione”. Ora, le modalità di azione del poliziotto andranno indagate: forse anziché lo scarpone era meglio utilizzare il manganello secondo addestramento (s’intende non nelle parti intime, ovviamente). Però da qui a trasformare un maldestro calcio in una violenza sessuale degna del patriarcato ce ne passa. E sapete perché? Perché con ogni probabilità, se di fronte a quel poliziotto ci fosse stato un maschietto, avrebbe tirato lo stesso calcio sapendo di poter puntare ai testicoli. Il genere o il sesso del manifestante in questo caso, a mio modesto parere, non c’entra un piffero. Ma ormai vogliono ficcare il patriarcato ovunque.

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