Se una canzone rende bene lo spirito di una radio (Deejay)

Se una canzone rende bene lo spirito di una radio (Deejay)

Dunque, l’altro giorno è stata pubblicata la canzone di Natale di Radio Deejay. Si intitola La nostra canzone, è stata scritta da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari ed è molto di più di un «semplice» brano natalizio buono per una celebrazione formale. È il biglietto da visita di una radio che è diventata uno stile di vita. Lo conferma anche il video, che non è una parata di lustrini oppure una collezione di benemerenze autoreferenziali. È per lo più un «backstage» in cui spiccano le voci degli interpreti, ovviamente tutti speaker di Radio Deejay, da Linus a Nicola Savino (insieme nella foto) per un totale di 43 voci (la produzione è di Francesco Ciocca e Sara Foresti, la parte tecnica è di Simone Paleari, la revisione del testo è di Francesco Lancia con la supervisione di Dario Usuelli mentre la vocal coach è la leggendaria Paola Folli). Da tanti anni Radio Deejay, come altre radio, pubblica una canzone alla fine dell’anno. È senza dubbio un attestato di identità ed è anche un regalo ai propri ascoltatori. Ma è pure un segnale del fatto che, prendendosi meno sul serio, si viene presi molto più sul serio. Non c’è nulla di rigido o formale in questo progetto, nulla di accademico o pleonastico. Tutt’altro. La nostra canzone è un attestato di condivisione, una conferma che Deejay è diventata una comunità relativamente influenzabile dalle classifiche di ascolto e quindi estremamente compatta e preziosa. In una fase piuttosto confusa della radiofonia, l’esempio di Deejay è uno dei pochi a indicare una via percorribile per vincere il futuro.

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