Alcune navi da guerra cinesi sono attraccate per la prima volta presso la base navale di Ream, in Cambogia. La stessa che, secondo gli Stati Uniti e alcuni analisti di sicurezza internazionali, potrebbe essere destinata a fungere da avamposto strategico per la marina di Pechino. L’attracco dei mezzi, almeno due, è tra l’altro coinciso con una visita ufficiale nel Paese asiatico, avvenuta nel corso della settimana, da parte del massimo funzionario della difesa cinese, il vicepresidente della Commissione militare centrale He Weidong. Washington sta monitorando con attenzione le mosse del Dragone, che tra l’altro ha finanziato l’ammodernamento della stessa struttura.
Le navi della Cina nella base militare in Cambogia
Il ministro della Difesa cambogiano, Tea Seiha, ha visitato le navi da guerra della Marina dell’Esercito popolare cinese presenti nel porto di Ream insieme a suo padre – e predecessore – Tea Banh, secondo un post pubblicato sulla pagina Facebook dello stesso funzionario. Anche se il post non menzionava specificamente l’esercito cinese, le foto in allegato mostravano due corvette della Marina di Pechino attraccate fianco a fianco. A bordo di uno dei mezzi, identificato come “Wenshan”, Tea Banh ha passato in rassegna una fila di ufficiali cinesi.
Le navi cinesi sarebbero giunte in Cambogia in vista di un’esercitazione militare con la controparte cambogiana. La Base navale di Ream, teatro già da anni di lavori di ammodernamento e ampliamento finanziati dalla Cina che preoccupano gli Usa, potrebbe tuttavia costituire per la marina cinese un nuovo avamposto marittimo nel Golfo del Siam.
I rapporti tra Pechino e Phnom Phen
Come detto, la visita delle navi da guerra cinesi ha coinciso con il viaggio di un importante generale cinese a Phnom Penh, dove ha salutato la Cina e la Cambogia come “veri amici“. He Weidong ha detto al primo ministro cambogiano, Hun Manet, che le forze armate dei due Paesi hanno sostenuto “una cooperazione ad alto livello in campi quali esercitazioni congiunte e esercitazioni e formazione del personale“. Hun Manet, succeduto al padre Hun Sun all’inizio di questa estate, ha inoltre ringraziato l’esercito cinese per il suo “forte sostegno alla modernizzazione dell’esercito cambogiano“, secondo la dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero della Difesa cinese.
Secondo quanto riferito da Reuters, un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha detto che Washington sta monitorando i rapporti sulle navi da guerra cinesi. “Anche se non abbiamo commenti su questo sviluppo specifico, nutriamo serie preoccupazioni sui piani della Cina per il controllo esclusivo su porzioni della base navale di Ream“, ha dichiarato la fonte.
Le possibili conseguenze militari
I funzionari cambogiani hanno ripetutamente negato che la struttura di Ream possa essere utilizzata dalla Cina come base navale, insistendo che il progetto è in linea con la costituzione cambogiana, che vieta le basi militari straniere sul suo territorio. I funzionari cinesi, nel frattempo, hanno descritto la base come un “progetto di aiuto” per rafforzare la marina cambogiana e respinto ogni accusa.
In ogni caso, anche se il porto di Ream non sarà utilizzato esclusivamente e permanentemente per far stazionare le forze cinesi in loco, il semplice ottenimento di un regolare accesso al sito da parte dei mezzi di Pechino potrebbe avere implicazioni per le operazioni militari legate alla disputa del Mar Cinese Meridionale tra la Cina e i suoi rivali del Sud-Est asiatico.