Mediaset, Piersilvio Berlusconi: “ricavi pubblicitari a +6% nel primo trimestre 2024”

Mediaset, Piersilvio Berlusconi: "ricavi pubblicitari a +6% nel primo trimestre 2024"

Gran successo per Mediaset. I conti del gruppo nei primi 6 mesi dell’anno vedono una crescita della raccolta pubblicitaria del 6%. L’annuncio è arrivato direttamente da Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Media for Europe, il quale ha specificato che si tratta di “una piccola bella notizia per il mondo dell’editoria“.

I dati

Sulla questione Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Media for Europe a meno di un mese dalla presentazione dei palinsesti, ha affermato: “Dopo aver chiuso i primi 3 mesi dell’anno molto bene, con una crescita complessiva in Italia e Spagna intorno al 6% rispetto al 2022, stimiamo, con tutta la prudenza del caso, che anche i primi 6 mesi del 2024 ci vedranno registrare una crescita dei ricavi pubblicitari del 6% circa“. Il numero uno del colosso ha poi ricordato: “Prima di Natale dicevo quanto fosse dura stare in Italia da editori – spiega – ma il mercato che stiamo affrontando nei primi 6 mesi del 2024 è veramente tonico. Stiamo facendo meglio del mercato come raccolta sia in Italia sia in Spagna“.

I risultati

I risultati economici del 2023 del Gruppo Media for Europe, approvati dal Consiglio di Amministrazione, hanno superato nettamente le previsioni aziendali di inizio anno. L’utile netto – escludendo l’effetto contabile derivante dalla partecipazione in Prosiebensat1 nei due esercizi – è stato positivo per 217,5 milioni di euro, con un aumento significativo del 17,7% rispetto ai 184,7 milioni di euro del 2022. I ricavi netti consolidati hanno raggiunto 2.810,4 milioni di euro, segnando un incremento dello 0,3% rispetto ai 2.801,2 milioni del 2022, grazie anche a una crescita della raccolta pubblicitaria lorda dello 0,9%. Un altro dato che sottolinea il successo dell’azienda riguarda il fatto che nella stagione da settembre 2023 ai primi di giugno 2024, Mediaset ha ottenuto una media del 40,8% di share sulle 24 ore. “Il cambio di passo cercato e voluto fortemente in periodo Covid e dopo il lockdown ha determinato una tendenza positiva. Abbiamo fatto più e più stagioni di crescita e anche in questa stagione abbiamo mantenuto i risultati delle stagioni precedenti”. L’Ad ha anche fatto un confronto con i dati Rai: “Un piccolo dettaglio, tra gli altri è il risultato della Rai, che ha avuto una tendenza che va in senso opposto. Ebbene, questo distacco ci dà un vantaggio commerciale non da poco. Non è nei nostri obiettivi essere davanti alla Rai ma ovviamente si tratta di un dato particolare che ci dà soddisfazione“.

Le assunzioni

Ricordiamo inoltre che si è verificato un aumento dell’occupazione all’interno di Mediaset. Un dato che va in controtendenza rispetto ai giganti dei media mondiali che lo scorso anno hanno tagliato quasi 100.000 posti di lavoro. Berlusconi ha affermato a questo proposito: “Noi abbiamo deciso, oserei dire per una questione di etica imprenditoriale, di tornare ad assumere. Nel 2023 c’eravamo dati un obiettivo di 250 nuove assunzioni, posso dire che abbiamo chiuso con ben oltre 300 nuovi ingressi. E vorremmo fare la stessa cosa nel 2024 e nel 2025, assumendo soprattutto giovani e donne”.

Mediaset batte i giganti del web

In un mercato sovraffollato, Mediaset batte i giganti del web. La scorsa settimana ho incontrato degli investitori specializzati nel settore dei media; negli anni passati succedeva che si passava metà dell’incontro a dover ascoltare loro che ci spiegavano perché la Tv generalista era morta e noi passavamo l’altra metà del tempo a spiegargli perché secondo noi la Tv generalista non lo fosse affatto“. L’ad ha poi proseguito dicendo: “La scorsa settimana ho incontrato degli investitori specializzati nel settore dei media; negli anni passati succedeva che si passava metà dell’incontro a dover ascoltare loro che ci spiegavano perché la Tv generalista era morta e noi passavamo l’altra metà del tempo a spiegargli perché secondo noi la Tv generalista non lo fosse affatto“. Ebbene, ha aggiunto Berlusconi, “la settimana scorsa sono rimasto molto sorpreso dall’approccio degli investitori specializzati nei media che ci hanno chiesto di spiegargli come avevamo fatto a capire che a Tv generalista non era morta, come avevamo fatto a costruire un sistema di comunicazione così integrato e come sia possibile che tutti i broadcaster hanno buttato un sacco di soldi sul prodotto digitale, mentre noi abbiamo fatto in modo che il prodotto televisivo che facciamo funziona bene anche sui device digitali“. Dunque, “per noi che da anni lavoriamo con una sensazione di pericolo, tra la crisi Lehman Brothers, l’esplosione delle piattaforme globali e l’arrivo di tutte le reti tematiche che, non si sa perché, l’Italia è un mercato tanto piccolo ma super affollato, questa è la nostra grande soddisfazione. Per la prima volta dopo anni sono uscito da uno di questi incontri non preoccupati né innervosito, ma soddisfatto del bel lavoro che abbiamo fatto“.

Per dare il senso della forza -ha sottolineato- paragonato ai giganti del web, con la bellezza di 95,8 milioni di persone contattate in una settimana, oggi in Italia noi portiamo al mercato qualcosa di più grande anche rispetto ai mostri YouTube, Netflix e Amazon“.

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