Il futuro del Made in Italy è in gran parte legato a quello delle nostre imprese. Se queste ultime funzionano e sono nemesse nelle condizioni di farlo, le eccellenze italiane non temono concorrenza. La forza delle produzioni tricolori e l’alchimia che le rende uniche al mondo sono proprio i temi da cui prende avvio l’evento organizzato a Verona da Il Giornale, nell’ambito delle celebrazioni per il proprio cinquantenario. Nella sede veronese di Confindustria, in piazza Cittadella, ha inizio una mattinata ricca di dibattiti e di confronti con alcuni grandi protagonisti dell’imprenditoria italiana. E il primo accordo dell’ideale sinfonia di interventi e di idee lo dà il neoeletto presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, preceduto dai saluti del Direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti.
Il direttore Sallusti introduce l’evento e la parola passa al neopresidente Orsini. Il focus è subito sulle europee. “L’obiettivo è salvaguardare il know-how dei Paesi. E poi c’è il tema dell’energia, dobbiamo incrementare l’indipendenza energetica. Il mix energetico è la via, le rinnovabili saranno nel futuro ma dobbiamo anche iniziare a parlare di nucleare, sul quale oggi ci sono grandi novità. Noi sui micro-reattori siamo un’eccellenza, dobbiamo accelerare la sperimentazione e farli in Italia. Partendo oggi saremo pronti nel 2032″. E di nuovo, Orsini fa riferimento alla certezza del diritto. “Tema fondamentale, se non c’è non possiamo essere attrattivi per chi investe”.
Sallusti alza la palla sul tema del capitale umano e sui salari e Orsini la coglie al volo. “Oggi andiamo incontro a una nuova rivoluzione industriale con l’Intelligenza artificiale. Noi faremo le nostre contrattazioni mettendo al centro le nuove tecnologie”. E poi c’è il tema dema della formazione. “Il gap tra Italia e Germania è ancora ampio, se le persone che stanno andando in pensione diventano i formatori dei nuovi arrivati, avremo persone pronte a entrare in azienda”. Sallusti tocca l’argomento tasse e pressione fiscale. “In questo momento la via del cuneo fiscale credo sia quella da mantenere. Dobbiamo fare tutto il possibile per rendere competitive le imprese, questo è il vero tema. Rimettere al centro l’industria sarà la chiave e avere un’Ue su questa linea sarà fondamentale”.
“L’industria 5.0 mi interessa molto”, prosegue Orsini commentando la linea del governo. E ancora: “Quella misura riattiverà il sistema. Noi dobbiamo semplificare, essere veloci e dare risposte alle imprese”. Il vicedirettore Osvaldo De Paolini prosegue il colloquio con il presidente di Confindustria. Orsini risponde: “Confindustria deve rappresentare tutti, l’idea mia sarà far crescere anche i piccoli. L’ascolto delle imprese e delle associazioni è fondamentale. Sull’energia dobbiamo partire dalle cose che ci uniscono, ieri in Francia ci siamo detti che la via sarà avere un mercato unico europeo dell’eneria. Bisogna fare sistema”.
Cosa c’è nella sua agenda? Chiede Sallusti. “Dobbiamo mettere a terra l’industria 5.0 da luglio, poi dobbiamo iniziare la sperimentazione del nucleare in Italia. Sul capitale umano dobbiamo essere attrattivi con un grande piano casa, riqualificando le città e mettendo al centro la persona. E questo si può fare velocemente”.
L’intervento di Orsini è poi seguito da un susseguirsi di tavole rotonde e di interviste.
Si inizia alcune storie esemplari d’impresa che hanno
portato il brand tricolore nel mondo. Hoara Borselli dialogherà con Sandro Boscaini (Presidente di Masi Agricola Spa), Massimiliano Anzanello (Ad di Arte Bianca – Pan Piuma), Andrea Compagnucci (Direttore Marketing Arena di Verona).