Primo attacco con missili Usa in territorio russo: svolta dopo il via libera della Nato

Missili Usa per colpire in territorio russo: primo attacco dopo il via libera della Nato

Il via libera di alcuni Paesi Nato, Stati Uniti in primis, all’utilizzo delle proprie armi in territorio russo da parte di Kiev ha già prodotto i suoi primi effetti. E i primi attacchi, q auanto pare, come quello di cui si vocifera con insistenza nelle ultime 24 ore.

himars

Cosa sappiamo del primo attacco

Stando a quanto riferito da fonti russe non ufficiali, a essere stato colpito un sistema di difesa transfrontaliera in quel di Belgorod, puntello ormai di Kiev in territorio russo. Nelle stesse ore, Mosca ha intimato agli Stati Uniti di non commettere “errori fatali” in Ucraina. Secondo numerosi milblogger russi, tra cui l'”autorevole” Dva Majora, il colpo sarebbe stato eseguito attraverso Himars americani, colpendo batterie di S-300 e 400. Il medesimo canale ha poi postato anche alcune foto in cui si vedono dei mezzi militari in fiamme e una colonna di fumo alzarsi in cielo. Un altro canale russo, Astra, ha scritto che l’attacco ha danneggiato una base per le truppe e un’area di stoccaggio di armi pesanti nel distretto di Korochanskiy, nella medesima regione di Belgorod. Gli attacchi, tuttavia, potrebbero retrodatare al 20 maggio nell’area di Kherson, come testimoniano alcuni post sul web.

HIMARS S-400

Gli Himars sono davvero la svolta?

Irrompe, nel caos delle notizie e delle smentite, la conferma da parte Usa di un contratto da quasi due miliardi di dollari proprio per forniture Himars, con completamento dei lavori previsto per il 2028. Un annuncio che suona sinistro se abbinato alle notizie caotiche sul primo attacco ucraino in Russia, in seguito al placet di Washington. A rendere più complesso valutare la temperatura della situazione, il fatto che da questo momento in poi le autorità russe indicheranno come attacci Himars tutti gli strike provenienti da Kiev; allo stesso tempo, le forze armate ucraine ancora non rivendicano la paternità dell’attacco. Ciò che è da valutare, al momento, è se gli Himars rappresentino davvero la svolta: il sistema missilistico terra-aria Buk-M1 russo, infatti, renderebbe gli Himas non più un obiettivo difficile da colpire. A questo si aggiunge il fatto che le azioni di disturbo elettronico operate dalle forze russe, depotenziano la portata degli attacchi degli Himars, che perderebbero precisione nel colpire il bersaglio.

himars

Gli ultimi attacchi a Belgorod e Kursk

Nel frattempo, I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto nella notte di ieri un drone ucraino nella medesima regione di Belgorod. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. “La scorsa notte, è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico utilizzando un velivolo senza pilota contro obiettivi situati nel territorio della Federazione Russa. I sistemi di difesa aerea in servizio hanno distrutto un drone nel territorio della regione di Belgorod“, si legge nel comunicato. Un funzionario locale di Belgorod sarebbe morto a causa di un esplosione successiva a un bombardamento ucraino, mentre altre sei persone sono rimaste ferite. Lo ha affermato il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, su Telegram. Igor Nechiporenko, vice capo dell’amministrazione distrettuale di Korochansky a Belgorod, è stato ucciso a causa dell’esplosione di munizioni, ha affermato il governatore di Belgorod.

Le autorità di Mosca affermano che 20 droni delle forze di Kiev sono stati distrutti nella giornata di ieri anche sulla regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina. Lo ha annunciato il governatore ad interim della regione Alexey Smirnov sul suo canale Telegram. Secondo il governatore “i sistemi di guerra elettronica hanno distrutto e neutralizzato 20 droni ucraini nelle zone di confine“. Sono stati attaccati anche i villaggi di Krasnooktyabrsky e Gordeyevka nel distretto di Korenevo, i villaggi di Kulbaki, Sergeyevka e Yelizavetovka nel distretto di Glushkovo, il villaggio di Milayevka nel distretto di Belaya e i villaggi di Gornal, Sverdlikovo e Kurilovka nel distretto di Sudzha. Non sono state segnalate vittime, ha detto Smirnov.

Ordigni esplosivi “lanciati da droni ucraini e attacchi di droni kamikaze sono stati registrati vicino a Sudzha, al villaggio Gordeyevka nel distretto di Korenevo e al villaggio Obukhovka nel distretto di Glushkovo“, ha aggiunto.

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