Dopo la giornata di ieri, caratterizzata dalle polemiche per le valutazioni espresse all’interno della Lega su un passaggio del discorso di Sergio Mattarella, ci pensa Matteo Salvini a spegnere immediatamente tutte le critiche che gli sono state sollevate in occasione della Festa della Repubblica. “Nessuna polemica con il presidente Mattarella che ha il mio rispetto, il rispetto della Lega, il rispetto degli italiani“, precisa il vicepresidente del Consiglio durante un’intervista televisiva concessa ad Agorà, su Rai3. Lo stesso rispetto “non hanno, e questo era il tema, in Europa, alcuni altri presidenti, alcuni altri leader che rischiano di trascinare l’Italia e l’Europa verso la terza guerra mondiale“, prosegue il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Esprimo il mio rispetto al presidente Mattarella che è garante della Costituzione e la Costituzione italiana ripudia la guerra e prevede che la sovranità appartenga al popolo e non a qualche burocrate europeo“, ha continuato Salvini. Il caso politico-istituzionale era nato circa ventiquattro ore fa, quando Claudio Borghi, senatore del Carroccio e candidato alle elezioni europee, postando su X lo screenshot di un articolo in cui si riportavano le parole del Presidente della Repubblica, aveva commentato: “È il 2 Giugno, è la Festa della Repubblica Italiana. Oggi si consacra la Sovranità della nostra Nazione. Se il Presidente pensa davvero che la Sovranità sia dell’Unione Europa invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso“.
Il conduttore chiede a Salvini se è vero che dopo il tweet di Borghi lui è stato poi chiamato dal presidente del consiglio? “Assolutamente no. E metto a disposizione il tabulato telefonico del mio telefonino – replica il leader della Lega -. Sarà la cinquantesima telefonata inventata fra me e Giorgia Meloni, che ci sentiamo spesso per parlare non di polemiche o di problemi ma per costruire. Questo è un governo saldo che arriverà fino al 2027“. Allo stesso tempo, l’ex ministro dell’Interno smentisce tutte quelle voce che descrivono un Giancarlo Giorgetti stanco e pronto a lasciare: “Fantasie“, etichetta così il tutto Salvini, aggiungendo che “il problema di certa stampa italiana, che poi perde copie nelle edicole, è che sovrappone i propri desideri alla realtà. Giorgetti sta difendendo i risparmi degli italiani“.
Nel proseguimento dell’intervista Salvini precisa comunque che “se avessimo delegato altri poteri all’Ue, oggi deciderebbe Macron e chi come lui vorrebbe attaccare e bombardare“, mentre “l’Italia nella sua Costituzione ripudia la guerra“, ed è questo che “contesto quando sento parlare di sovranità europea o di difesa comune, e poi chi la comanda, un bombarolo come Macron?“. Parlando delle elezioni europee, Salvini dichiara di aspettarsi “tutto quello che c’è sopra l’8,8%, che è stato il nostro risultato alle Politiche“.
Questo perché “tanti italiani che non ci avevano votato per essere stati al governo con Conte, Draghi, Di Maio – conclude – si stanno accorgendo che la Lega è quella che ha una idea di Europa giusta, per esempio sulla casa“.