Dicono di aver fatto danzare un elefante. E, in effetti, quando sali su oltre duemila e duecento chili di massa e spingi sull’acceleratore, ti sembra di volare. E di fendere l’aria. Il movimento della nuova Hyundai Ioniq 5 N può essere accompagnato dal silenzio o può essere scandito dal sound endotermico. Ma è quando inserisci la modalità e-shift che si sprigiona la magia. Quella di un software in grado di simulare e riprodurre in maniera reale le scalate delle marce, i giri, le progressioni tramite i paddle al volante. Pensate che qui il tasso di realismo è tale che quando un pilota esperto e vincitore della Coppa del Mondo Turismo nel 2018 come Gabriele Tarquini l’ha provata per la prima volta ha pensato che il cambio DCT a 8 marce esistesse davvero. E quando sei accanto a lui, lato passeggero, sulla pista di Varano de’ Melegari, ti accorgi che si diverte a ogni giro che compie. Perché qui l’elettrico è un dettaglio che fa da corollario.
Prima della tecnologia, ci sono le prestazioni. Prima delle emissioni, c’è il piacere di guida. Prima del virtual gearbox, c’è la realtà. «La guidi come una termica, hai la coppia in scalata, il freno motore in scalata, la singola accelerazione della singola marcia, il rumore non è un fake, è tutto incredibile», ci racconta più con gli occhi che con le parole, mentre con una calma serafica affronta la chicane oltre i limiti. Never just drive. Uno slogan che condensa motorsport, elevate prestazioni, tecnologie: il Dna di Hyundai. Mettete chiunque al volante di questa vettura coreana, fategli fare un giro in pista e poi confidategli che ha appena guidato un’auto 100% elettrica: sgranerà gli occhi e vi prenderà per pazzi. Eppure è così. Un’auto progettata sulla pista ma che sbarca anche sulla strada. La prima Ev di serie dedicata agli appassionati che porta in dote alcune delle principali caratteristiche ispirate al WRC. 650 cavalli grazie al Grin Boost per 770 Nm di coppia, dual motor a trazione integrale per uno 0-100 in 3,4 secondi. L’architettura da 800 V permette di ricaricare in ultrarapida in 18 minuti. L’autonomia? 448 km.
E poi una frenata rigenerativa progettata solo per lei con un valore di accelerazione negativa fino a 0,6 G senza l’intervento dei freni. Lunga 4,7 metri e larga 2,152, non ci sono solo i numeri che fanno la differenza. Ci sono pure i dettagli, fondamentali, a cominciare dalle gomme, rigorosamente Pirelli, P Zero, tecnologia Elect e Pncs, con una particolare «spugna» interna per ridurre i rumori all’interno del veicolo, sviluppate specificamente per questo modello elettrico ad altissime prestazioni. E ancora: carreggiate allargate, prese d’aria e spoiler maggiorati, estrattore posteriore, pinze freno arancioni in tinta con la striscia colorata che corre sopra le minigonne, cerchi forgiati da 21″, sedili tipo corsa, pedaliera in alluminio.
L’obiettivo è spingersi sempre più in alto con una performance car capace di far divertire non soltanto in pista ma anche in strada. Un modello per chi vuole distinguersi. 76.900 euro: è il prezzo da pagare per chi vuole sentire l’emozione di stare in sella a un elefante danzante.