Ecovandali di Ultima generazione tentano il blitz alla Festa della Repubblica

Ecovandali di Ultima generazione tentano il blitz alla Festa della Repubblica: fermati dalla polizia

Questa mattina, sotto la pioggia battente di Roma, la polizia ha fermato gli attivisti di Ultima generazione che hanno tentato di fare irruzione al corteo della Festa della Repubblica. L’intervento delle forze dell’ordine è stato rapido ed efficace, il corteo militare è passato senza problemi e gli attivisti di Ultima generazione sono stati fermati e portati in questura dagli agenti per il solito processo di identificazione. Ben consapevoli che non sarebbero mai riusciti a sfondare il cordone di sicurezza della polizia di Stato e delle forze dell’ordine, visto l’imponente servizio d’ordine predisposto per la manifestazione, gli attivisti di Ultima generazione hanno comunque tentato il blitz per far parlare di sé.

Oggi, come anche negli anni passati, questi cittadini che rappresentano la Costituzione sostanziale, non sfileranno lungo i Fori Imperiali“, scrivono gli attivisti di Ultima generazione, sottintendendo che anche loro avrebbero dovuto sfilare nei Fori imperiali nel giorno della Festa della Repubblica. Non invitati, hanno tentato di farlo da imbucati, con un blitz che è nato senza successo. “Anche oggi con la nostra azione di disobbedienza civile nonviolenta, abbiamo scelto di mettere i nostri corpi a protezione della Repubblica, perché sogniamo e vogliamo un 2 giugno diverso, in cui davvero si celebri la festa di tutte le persone che sono la Repubblica Italiana, fondata sull’utilità sociale, la sicurezza, la libertà e la dignità umana“, scrivono ancora.

Queste organizzazioni non riconoscono la Repubblica come istituzione ma la intendono come un’entità a libera interpretazione, ovviamente a loro vantaggio. Accusano l’apparato dello Stato di oppressione e di repressione e nelle loro rivendicazioni chiedono “giustizia e protezione. Esigiamo un fondo riparazione per aiutare le vittime delle catastrofi climatiche sempre più frequenti“. Uno di loro si è fatto riprendere mentre faceva il suo proclama a bordo di un’auto: “È mia responsabilità protestare e proteggere dal collasso questa Repubblica perché il governo italiano se ne frega del benessere e dei diritti dei cittadini“.

Un delirio di onnipotenza che, da mesi, espone le manifestazioni del nostro Paese ai blitz di queste associazioni, sempre pronti a intervenire per disturbare e far parlare di sé. “Volevano impedire il passaggio del corteo della Festa della Repubblica i 15 attivisti di Ultima Generazione fermati dalla Polizia.

Il mio plauso ai poliziotti della Questura di Roma che, con prontezza e professionalità, hanno bloccato i vandali ‘armati’ di vernice e lucchetti, garantendo il regolare svolgimento della Festa di tutti gli italiani”, è stato il commento di Matteo Piantedosi sui social. Probabilmente, gli attivisti avevano intenzione di incatenarsi e di sporcare di vernice il passaggio dei militari.

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