Diete vegetariane: riducono il rischio di cancro? Gli studi

Diete vegetariane: riducono il rischio di cancro? Gli studi

Non si tratta del risultato di una sola ricerca ma di quanto ottenuto lungo un arco di tempo maggiore di 20 anni, precisamente dal 1° gennaio 2000 al 31 giugno 2023 che ha coinvolto persone di tutte le età. Il risultato è netto: chi segue in prevalenza diete vegetariane e vegane ha minori possibilità di ammalarsi di cancro ma anche di sviluppare malattie cardiache ed essere esposto in maniera precoce alle malattie cardiovascolari.

Quali sono le evidenze

Questa revisione generale che ha preso in esame decine di ricerche già esistenti in materia alimentare parla italiano visto che l’autore principale è il dott. Angelo Capodici, medico e specializzando in Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica a Bologna. Il lavoro è pubblicato su Plos One con il titolo “Salute cardiovascolare e rischio di cancro associati alle diete a base vegetale: una revisione generale”, dove gli studiosi spiegano che l’obiettivo fosse quello di “valutare l’impatto delle diete prive di animali e di prodotti animali sui fattori di rischio associati allo sviluppo di malattie cardiometaboliche, cancro e mortalità correlata”.

Gli esperti sono partiti da lontano: malattie cardiovascolari e cancro rappresentano le due principali cause di morte e disabilità in tutto il mondo. Una dieta dove legumi, frutta, verdura e cereali scarseggiano ma abbondano carne rossa e lavorata, cereali raffinati e zuccheri aggiunti, “è un fattore di rischio primario modificabile”. Per queste ragioni, le diete vegetali si sono gradualmente diffuse in tutto il globo.

I risultati

Quanto ottenuto è molto chiaro: nella loro totalità, “le diete vegetariane e vegane sono significativamente associate a un migliore profilo lipidico, controllo glicemico, peso corporeo, infiammazione e minor rischio di cardiopatia ischemica e cancro”, spiega il dott. Capodici assieme al suo team. “La dieta vegetariana è anche associata a una minore mortalità per malattie cardiovascolari”. Nel dettaglio, ecco che la riduzione dei fattori di rischio come l’aumento di colesterolo e pressione del sangue, protegge il nostro organismo anche da tumori specifici tra cui rientrano quelli al “fegato, colon, pancreas, polmone, prostata, vescica, melanoma, rene e linfoma non Hodgkin“, ha spiegato Capodici.

Differenza vegetariani e vegani

Ricordiamo che mentre i vegetariani non consumano carne animale ma sono consentiti latticini e uova, il veganismo elimina dalla dieta ogni prodotto che deriva da carni, pollami e frutti di mare. Gli autori hanno però messo in guardia da scelte alimentari del tutto errate. “Le diete che enfatizzano il consumo di cibi vegetali malsani come succhi di frutta, cereali raffinati, patatine e persino bibite gassate potrebbero contrastare gli aspetti positivi di una dieta a base vegetale per la salute”, ha spiegato la coautrice dello studio, la dott.ssa Federica Guaraldi, direttrice medica dell’Ospedale Unità ipofisaria presso l’Irccs Istituto di Scienze Neurologiche di Bologna in Italia.

Lo stile di vita

Soltanto l’alimentazione spiega in parte il benessere fisico a cui vanno incontro coloro che consumano maggiormente prodotti sani: solitamente, chi segue una dieta a base vegetale segue molto spesso un corretto stile di vita anche dal punto di vista sportivo evitando il fumo e l’alcol. “Ciò che qui viene attribuito alla dieta potrebbe essere in parte dovuto ad altre pratiche di stile di vita“, ha spiegato alla Cnn il dottor David Katz, specialista in medicina preventiva e stile di vita che ha fondato l’organizzazione no-profit “True Health Initiative” che non è stato coinvolto nello studio.

L’effetto netto dei modelli alimentari a predominanza vegetale è chiaramente favorevole a risultati cruciali per la salute, anche se parte del beneficio osservato è attribuibile ad altre pratiche di stile di vita”.

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