Seebruke, l’ong tedesca senza navi che vuole più soldi dai Comuni per accogliere i migranti

Seebruke, l'ong tedesca senza navi che vuole più soldi dai Comuni per accogliere i migranti

Le elezioni europee si avvicinano e con loro anche le elezioni comunali. Sono numerose le amministrazioni locali che hanno scelto di unire le due consultazioni popolari in un’unica tornata. In Germania, più che in Italia, c’è particolare fermento per le elezioni comunali, in quanto molte delle amministrazioni rischiano di passare storicamente dai socialisti ai partiti di destra. Ed è proprio in vista di questo importante cambiamento che si prospetta all’orizzonte che le Ong sono in agitazione, perché rischiano di perdere i finanziamenti che da tempo i governi locali di sinistra elargiscono per i migranti. L’organizzazione Seebrüke, infatti, nelle ultime settimane ha iniziato una campagna di pressione nei confronti dei comuni tedeschi per convincerli ad approvare entro breve termine i finanziamenti per il progetto “porti sicuri”.

Da anni, l’organizzazione tedesca ha avviato una campagna che chiede l’adesione dei comuni tedeschi al circuito dei porti sicuri. Ciò implica, per le amministrazioni, la disponibilità a ospitare più migranti di quanti non ne vengano assegnati dal sistema federale, modificando in questo modo la redistribuzione interna, e destinare una parte del bilancio alle organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo per il recupero dei migranti. La maggior parte delle Ong che dispongono di una nave sono tedesche e da anni ricevono ampi contributi, sia dai Comuni che dalla Chiesa Evangelica tedesca.

Tuttavia, negli ultimi tempi sono state numerose le richieste dei Comuni di uscire dal sistema dei “porti sicuri”, in quanto, anche a fronte delle proteste dei cittadini, le amministrazioni non hanno più ritenuto opportuno destinare fondi del bilancio comunale alle Ong dei migranti. Inoltre, come stabilito anche da alcuni governi regionali, i bilanci comunali devono essere destinati esclusivamente alla gestione interna e non a finanziamenti esterni. Mancando questi fondi, e con la paura che con il cambio di amministrazione non ci sia più la disponibilità a elargire fondi per nuovi migranti, la Ong sta facendo pressione ora per ottenere l’approvazione del bilancio, in modo tale che i nuovi amministratori, in caso di cambiamento politico, non possano intervenire.

Non bisogna dimenticare che meno di un anno fa diverse Ong hanno ricevuto diversi finanziamenti per numerose centinaia di migliaia di euro da parte del parlamento tedesco e sono costantemente alla

ricerca di nuovi fondi per finanziare le missioni in mare. Numerosi sono finanziamenti che ricevono da privati e istituzioni, soprattutto tedesche, ma senza che i migranti recuperati nelle missioni vengano inviati in Germania.

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