Abbraccio nella piena: dispersi 3 ragazzi

Abbraccio nella piena: dispersi 3 ragazzi

Hanno tentato di resistere alla furia del fiume abbracciati stretti stretti l’uno all’altro, attaccati ad uno scoglio nel Natisone, ingrossato a dismisura in queste ore a causa del maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia. Poi i tre giovani sono stati travolti dalla corrente, proprio mentre i soccorritori li stavano raggiungendo. Mancata la fune che gli era stata lanciata, sono scomparsi nell’acqua impetuosa e sono ancora dispersi nonostante l’imponente macchina dei soccorsi abbia lavorato fino a tardi.

C’è un video drammatico che riprende la tragica sequenza del tentativo di raggiungerli. L’ultimo avvistamento è stato nei pressi di Premariacco, vicino ad Udine. È stato uno dei ragazzi a lanciare l’allarme con il telefono man mano che il livello dell’acqua saliva. I tre hanno chiamato i soccorsi intorno alle 13,30 di ieri quando si sono resi conto che non sarebbero più riusciti a tornare a terra, anche se non è chiaro perché si trovassero in quella situazione. Si tratta di una ragazza di 21 anni nata a Colleferro, in provincia di Roma, e residente a Campoformido, un’altra ragazza di origine romena residente a Udine e un ragazzo di 25 anni, sempre residente nel capoluogo. Forse non sospettavano il pericolo e sono stati sorpresi dalla furia della corrente. La loro macchina è stata trovata ferma sul ciglio della strada ed ha la targa romena. Hanno resistito per un po’ attaccati ad uno scoglio, poi sono stati trascinati via dalla forza dell’acqua poco prima di essere raggiunti dalle squadre dei vigili del fuoco. I pompieri hanno cercato di avvicinarsi con una gru e di lanciargli una corda per metterli in salvo, ma non sono riusciti ad agganciarli in tempo e hanno perso le loro tracce. A vuoto anche un secondo tentativo di recuperarli fatto all’altezza del ponte di Orsaria. Una barca dei vigili del fuoco ha cercato di risalire il fiume, due elicotteri hanno perlustrato la zona dall’alto in una corsa contro il tempo che fino a ieri sera, prima che al tramonto fossero costretti a tornare alla base, non aveva dato l’esito sperato. Le attività di scandagliamento del corso d’acqua con le imbarcazioni e i sommozzatori dei vigili del fuoco sono andate avanti ad oltranza, nonostante le condizioni meteo non fossero favorevoli. Il Natisone ha una corrente fortissima e chiaramente più il tempo passa e minori sono le probabilità di ritrovare i ragazzi in vita. L’unica speranza è che siano riusciti a raggiungere un’ansa del fiume e a trovare riparo.

Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha riferito che il primo ad avvistare i tre ragazzi è stato l’autista di un autobus, che ha poi chiamato i carabinieri e i vigili del fuoco, già allertati dalla chiamata degli stessi giovani in difficoltà.

«La speranza di trovarli vivi c’è sempre ha detto l’assessore ai lavori pubblici di Premariacco Antonio Michelutti a Udine Today ma conoscendo il fiume più il tempo passa e più diventa complicato recuperarli. Piene di questa portata non sono inusuali, ma non capisco come mai si trovassero lì in quelle condizioni».

Leave a comment

Your email address will not be published.