L’agenzia di intelligence israeliana ha fatto sapere che dietro ai molteplici attacchi terroristici effettuati da reti criminali contro le ambasciate israeliane in Europa, a partire dallo scorso 7 ottobre in poi, ci sarebbe la mano dell’Iran. L’indiscrezione diffusa dal Mossad è stata confermata dal servizio di sicurezza svedese Sapo, secondo cui Teheran, da diversi anni, starebbe portando avanti all’interno del Paese scandinavo attività che minaccerebbero la sicurezza nazionale. Secondo Daniel Stenling, capo del controspionaggio della Säpo, ci sarebbe addirittura un rischio significativo che l’Iran colpisca obiettivi in Svezia.
Le accuse del Mossad
Il Times of Israel ha scritto che il Mossad ha aperto un’indagine insieme alle controparti europee dopo che, lo scorso gennaio, un ordigno esplosivo, presumibilmente una bomba a mano, era stato trovato all’interno dell’ambasciata israeliana a Stoccolma e distrutto dagli artificieri nazionali svedesi. Dopo aver interrogato i sospettati ed esaminato le prove forensi, gli investigatori hanno concluso che dietro l’attacco, su ordine dell’Iran, ci sarebbe stata la mano della rete della criminalità organizzata Foxtrot. Detto altrimenti, Teheran starebbe utilizzando bande criminali svedesi per commettere “atti di violenza” contro Israele.
“L’Iran ha già utilizzato la violenza in altri Paesi europei con l’obiettivo di mettere a tacere le voci critiche e le minacce percepite al proprio regime – ha affermato la Sapo – Per portare avanti queste attività, che mettono a rischio la sicurezza, il regime iraniano in alcune occasioni si è avvalso di reti criminali“.
Il leader di Foxtrot Rawa Majid – noto come “la volpe curda” – lavora con l’Iran da mesi, secondo Israele. Da quanto emerso, è stato reclutato da agenti iraniani dopo essere fuggito in Iran dalla Turchia nel settembre dello scorso anno, inseguito dalle forze dell’ordine internazionali e dalle forze di sicurezza irachene. Secondo il Mossad, è stato arrestato dall’Iran e reclutato per pianificare una serie di attacchi in Europa contro obiettivi ebrei e israeliani.
Le mosse dell’Iran
Negli ultimi mesi, sono stati scoperti dozzine di complotti terroristici sostenuti dall’Iran contro obiettivi ebrei e israeliani, ha reso noto il Mossad, molti dei quali hanno utilizzato reti criminali locali. Il 17 maggio, la polizia svedese ha sentito degli spari a tarda notte vicino all’ambasciata israeliana. Le autorità locali hanno arrestato un ragazzo di 14 anni in relazione alla sparatoria e hanno fatto sapere che l’obiettivo era la sede diplomatica. Per il Mossad, l’attacco è stato condotto dal gruppo criminale Rumba, guidato dal rivale di Majid Ismail Abdo e anche questo legato all’Iran.
“L’Iran gestisce molte organizzazioni criminali in Svezia e in Europa in generale, traendo vantaggio dal relativo vantaggio di ciascuna e talvolta dalla rivalità tra di loro“, ha spiegato un funzionario israeliano alla stampa di Tel Aviv. Foxtrot e Rumba ricevono finanziamenti e indicazioni direttamente dall’Iran, sostiene il Mossad, e sono strettamente monitorati dall’intelligence europea. L’agenzia di spionaggio accusa inoltre l’Iran di cercare di trarre vantaggio dal crescente antisemitismo in Europa evitando la responsabilità diretta dell’attacco.
“La polizia può confermare che ciò accade anche in Svezia – si legge nel comunicato diffuso dalla Sapo –In Svezia, negli ultimi anni, la polizia si è occupata di diversi casi concreti in cui sono stati sventati
piani di omicidio legati ai servizi iraniani e dove le reti criminali sono state utilizzate come proxy. La Svezia non deve essere una piattaforma per le attività dell’Iran o di altri Stati che minacciano la sicurezza”.