Una raccolta pubblicitaria vivace trascina nuovamente i conti di MediaForEurope. Il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha chiuso il primo trimestre con un utile di 16,8 milioni, in crescita del 66,5% sullo stesso periodo del 2023. Progressi anche sul fronte dei ricavi, arrivati a un soffio da 700 milioni (+8,2%). Il risultato operativo si è attestato, invece, a 23,5 milioni (+21,8%). Alla luce di questi numeri, Mfe ha confermato tutte le guidance sugli obiettivi di fine anno per quanto riguarda «risultato operativo, risultato netto e una generazione di cassa consolidati decisamente positivi, la cui entità in rapporto ai risultati conseguiti nel 2023 dipenderà principalmente dal livello della raccolta pubblicitaria sui mezzi propri gestiti nella seconda parte dell’anno», spiega il gruppo. E, almeno stando a quanto si osserva nei primi quattro mesi dell’anno, la raccolta sta dando soddisfazioni: è cresciuta del 7,1% a livello di gruppo. Un andamento che, a quanto dichiara il Biscione, sembra perdurare anche nei primi 5 mesi dell’anno. Quanto allo spaccato sui singoli mercati, «la crescita dei ricavi pubblicitari in Italia e Spagna è stata rispettivamente pari al +6,3% e +9,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, migliorando ulteriormente i dati già estremamente positivi del primo trimestre». Gli altri ricavi sono saliti a 111,8 milioni (93,4 nello stesso periodo del precedente esercizio) dopo il consolidamento integrale di Mediamond da inizio 2024. Dopo la divulgazione dei conti, sia il titolo Mfe A che Mfe B sono scattati in Borsa (fino al +3%) per poi ripiegare a fine seduta rispettivamente a -0,15% e a +0,15 per cento.
Sul fronte Prosiebensat, il gruppo media tedesco in cui Mfe ha una partecipazione vicina al 30%, l’azienda di Cologno ha spiegato di essere, come azionista di lungo periodo, concentrata «sul costante presidio del proprio investimento, supportando il management della società a dare concreta attuazione alla strategia di focalizzazione sul core business dell’intrattenimento e di valorizzazione degli asset non strategici». Da tempo, infatti, Mfe spinge affinché ci sia uno spin off delle attività televisive da quelle di dating ed e-commerce per cercare di valorizzarle.
Il gruppo sottolinea inoltre che «sulla base delle evidenze di progressivo miglioramento del contesto pubblicitario nelle regioni Dach (Germania, Austria e Svizzera) e le azioni di efficienza intraprese nella seconda parte dello scorso anno, si attende per l’esercizio in corso un miglioramento dei risultati economici, della generazione di cassa e dell’indebitamento rispetto al 2023».