“Mamma, ti voglio bene. Sono qua per te”. Un momento di grande emozione per Chico Forti, l’ex velista condannato negli Usa e rientrato in Italia lo scorso 18 maggio. L’uomo è uscito oggi alle 14 – in ritardo sulle previsioni – dal carcere di Montorio a Verona, che lo ospita, per incontrare la madre 96enne nella sua casa di Trento in piazza general Cantore, ma anche lo zio Gianni e il fratello Stefano.
Tanta emozione anche da parte dei parenti di Forti. “Lo aspetto in strada. Poi saliamo in casa. Glielo dico subito di non stringere troppo la mamma” aveva commentato lo zio Gianni alla vigilia dell’arrivo del nipote, aggiungendo: “Abbiamo tanto pianto e tanto sofferto e ora è giusto gioire un pochino”.
All’arrivo, anche se non lo potranno incontrare, ci sono anche tanti amici del detenuto oltre che abitanti del quartiere di Cristo Re, assiepati nei pressi della casa materna con i cronisti: “È stata un’attesa incredibile, non posso immaginare cosa sia stata per Chico. E lo è anche e soprattutto per la mamma. Mi dispiace solo per mio fratello, il papà di Chico, che non c’è più. Ma sono contento di essere riuscito a mantenere la promessa che gli avevo fatto: l’ho, l’abbiamo riportato a casa”, ha chiosato zio Gianni. Forti è stato accolto da uno scroscio di applausi.
Ma quali sono state le prime parole di Forti nel riabbracciare la madre? Lo ha raccontato lo stesso zio, che si è battuto in prima persona per il rientro del nipote in Italia: “La prima cosa che ha detto alla mamma è: mamma ti voglio bene. Sono qua per te. Lei era emozionatissima. Tra baci e abbracci, voleva fargli subito i canederli, ma lui le ha detto che non aveva fame, che aveva già provveduto”.
L’incontro avviene grazie al via libera ricevuto da Forti dal Tribunale di sorveglianza di Venezia, “per motivi umanitari”. Forti, 65 anni, non vede la madre dal 2008: sarà accompagnato dalla polizia penitenziaria. L’incontro dovrebbe durare circa 4 ore, durante le quali l’uomo non potrà uscire dall’abitazione. Il suo rientro a Montorio è previsto in serata.
Chico Forti è stato condannato all’ergastolo senza condizionale negli Stati Uniti per il misterioso omicidio di Anthony Dale Pike avvenuto a Miami il 15 febbraio 1998: secondo la corte statunitense, Forti avrebbe ucciso l’imprenditore dopo aver cercato di truffarlo. Ma molte ombre esistono su questo giudizio, in primis sull’arma del delitto, che non sarebbe appartenuta a Fortis, ma anche su diversi reperti legati alla scena del crimine, che potrebbero essere stati inconsistenti.
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